Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Giovedì 30 Ottobre 2025
Incidente mortale a Fenegrò: Martinez, decisivi testimoni e telefono
Fenegrò La Procura di Como ha disposto l’autopsia Sequestrato il Suv elettrico del portiere dell’Inter - Consulenza tecnica per valutare la velocità del mezzo
Fenegrò
Sono tre i testimoni della tragedia che è costata la vita ad un uomo di 81 anni di Fenegrò, Paolo Saibene, travolto dal Suv Byd modello “Sealion” condotto dal portiere dell’Inter Josep Martinez mentre percorreva, sulla sua carrozzina elettrica, la via Bergamo a Fenegrò.
Si tratta di una strada a due corsie di marcia in senso opposto, affiancata da altre due piccole corsie (non ciclabili) che vengono però spesso utilizzate per costeggiare la carreggiata.
I tre testimoni dell’investimento, avvenuto alle 9.30 della mattinata di martedì, erano su due distinte auto che procedevano in senso opposto e che dunque potranno fornire una ricostruzione precisa dell’incidente, sia da un punto di vista sia dall’altro.
Sulle altre auto
La prima delle due auto, con due donne a bordo, seguiva quella del calciatore dell’Inter lungo lo stesso senso di marcia della carrozzella (verso Limido Comasco), mentre la seconda auto arrivava dall’altro senso di marcia.
I loro racconti combacerebbero, parlando di uno “scarto”, di un intralcio della carrozzina, che tuttavia da sola non basterebbe a raccontare l’accaduto perché a questo elemento – comunque importante – ne dovranno essere aggiunti per forza altri che la Procura di Como, come sempre avviene in questi incidenti mortali, affiderà ad un consulente tecnico per la ricostruzione cinematica dello schianto.
Ovviamente due saranno le domande fondamentali cui dare risposta: la prima riguarda la velocità della vettura del giocatore dell’Inter, per cui ovviamente non è possibile al momento fare stime. L’altro elemento sarà il punto di impatto e, di conseguenza, l’esatto posizionamento della carrozzella al momento dell’investimento. Il giocatore si è subito sottoposto a tutti i testi necessari che sono stati effettuati all’ospedale di Saronno.
Era sotto choc per l’accaduto, e nelle fasi successive all’impatto la società milanese ha anche inviato per stargli accanto il proprio medico. Martinez ha 27 anni e l’auto in questione, elettrica e dunque silenziosa, gli era stata consegnata da appena una quindicina di giorni. Pare che non l’avesse condotta molte volte. Vettura che, come primo atto, il pm Giulia Ometto ha subito posto sotto sequestro.
Accertare l’ipotesi del malore
Il calciatore è stato ovviamente iscritto sul registro degli indagati, ma questo è un atto dovuto proprio per consentire tutte le attività di indagine sia a tutela sua sia della famiglia della vittima. È stato intanto nominato un importante legale milanese che assisterà il portiere dell’Inter in questa vicenda giudiziaria.
Il pensionato di Fenegrò, altro elemento emerso subito, non ha avuto scampo in seguito all’urto, morendo praticamente sul colpo anche se il decesso è stato poi accertato alle 10 direttamente sul posto della tragedia.
La procura ha deciso di effettuare una autopsia per valutare anche eventuali malori precedenti all’incidente su cui però al momento non ci sono riscontri. L’incarico al medico legale dell’ospedale Sant’Anna verrà affidato in queste ore. C’è un ultimo elemento – altrettanto importante – che verrà valutato, già chiaro proprio in seguito ai primi atti voluti dalla procura: è quello dell’analisi del telefono cellulare del giocatore che proprio per questo motivo è stato posto sotto sequestro.
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