
Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Lunedì 28 Luglio 2025
Monti indagato per droga, sconcerto tra i politici
Lomazzo Incredulità, ma anche solidarietà al consigliere ed ex vicesindaco - Il suo gruppo non lo scarica, ma si riserva «valutazioni di carattere politico»
Lomazzo
Sconcerto e incredulità in città e più in generale nella Bassa Comasca per le pesanti accuse di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e di commercio illecito di farmaci, mosse dalla Procura di Como a carico di Alberto Monti, 43 anni appena compiuti, attualmente consigliere comunale d’opposizione, di professione docente di matematica.
Persona conosciuta anche per il suo impegno politico in municipio: dal 2014 al 2019 è stato vicesindaco della giunta di centrosinistra guidata da Valeria Benzoni.
Poi si era dimesso e in seguito ricandidato con la coalizione di centrodestra capeggiata da Gianni Rusconi , da cui, una volta eletto sindaco, era stato nominato assessore alla cultura.
In tale veste Monti aveva promosso numerose iniziative aggregative, in collaborazione anche con diverse associazione cittadine, conquistandosi una propria quota di visibilità che si è riverberata anche oltre i confini del Comune. In attesa di poter contattare direttamente Monti per raccogliere il suo pensiero (ancora non è stato possibile), ecco le reazioni dei suoi colleghi amministratori alla notizia della perquisizione eseguita in casa sua dalla Guardia di finanza e della scoperta di droghe e farmaci, per i quali è iscritto nel registro degli indagati.
«Attendiamo la magistratura»
«Esprimo a nome mio e dell’amministrazione comunale tutta la sorpresa e lo sconcerto per quanto siamo venuti ad apprendere dai giornali - fa sapere il sindaco Paola Molteni - Personalmente credo di interpretare i sentimenti di ogni cittadino lomazzese nel dire che tale notizia ci lascia sconvolti e senza parole».
«In tanti anni di attività amministrativa - prosegue - abbiamo sempre apprezzato l’opera e la persona del consigliere ora e assessore prima, Alberto Monti, sempre attivo e competente promotore di iniziative culturali per il nostro paese. Certi e fiduciosi che l’operato della giustizia farà chiarezza in merito, noi proseguiamo sereni il nostro lavoro».
«In un momento così delicato, desideriamo esprimere la nostra sincera vicinanza ad Alberto Monti, non solo come collega, ma prima di tutto come persona» dichiarano Laura Villa, Nicola Fusaro e tutto il gruppo della lista civica di opposizione di cui Monti fa parte.
«Siamo profondamente colpiti dalla notizia - continuano - e ci stringiamo con affetto a lui e alla sua famiglia, che oggi stanno vivendo una situazione dolorosa. Abbiamo piena fiducia nel lavoro della magistratura, alla quale spetta il compito di fare chiarezza e crediamo con fermezza nel principio di presunzione d’innocenza, che rappresenta una garanzia fondamentale in ogni democrazia. In attesa che la vicenda venga chiarita nelle sedi opportune, riteniamo doveroso mantenere rispetto, prudenza e responsabilità, evitando ogni giudizio affrettato».
«Evitiamo giudizi affrettati»
Dalla civica di centrodestra fanno anche sapere però di volersi riservare «ogni eventuale valutazione di carattere politico o istituzionale in base agli sviluppi futuri, ma oggi vogliamo solo ribadire la nostra solidarietà personale ad Alberto e l’auspicio che possa affrontare con forza e serenità questa difficile fase».
«Sono rimasta scioccata, quanto è accaduto è veramente sconvolgente, siamo tutti sgomenti – è il commento di Annamaria Conoscitore, consigliere comunale d’opposizione di Fdi ed ex assessore della giunta Rusconi – quel che posso dire è che il comportamento di Alberto Monti è sempre stato ineccepibile, con un alto profilo etico e culturale; avevo iniziato a collaborare con lui dal 2006 , con le prime edizioni delle rievocazione storica; uscendo poi dal gruppo che aveva candidato a sindaco Laura Villa, ci eravamo visti e sentiti di meno».
«È una vicenda sconcertante che purtroppo finisce per rovinare la generale immagine degli amministratori comunali - è infine l’amara riflessione del sindaco del vicino Comune di Cadorago, Paolo Clerici - Spiace che gli elettori, i quali hanno di fatto visto ingannata la propria fiducia; chi in questo ruolo professa dignità e senso del bene pubblico, deve infatti sempre farsi anche un esame di coscienza».
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