Morì sepolto dalla terra di uno scavo: indagate sette persone e l’impresa

Colverde La Procura di Como ha chiuso le indagini. La tragedia risale al 4 ottobre 2022

La tragedia avvenne a Colverde il 4 ottobre 2022. Brahimaj Bardhi, lavoratore dipendente della Comedil Mangino srl, operaio quarantenne di origine albanese residente a Lurate Caccivio, si trovava all’interno di uno scavo intento a rimuovere, utilizzando un badile, la terra intorno alla conduttura fognaria quando, a lavoro ormai ultimato, rimase schiacciato dal cedimento del terreno, sepolto da un cumulo di terra che lo soffocò.

Su quell’infortunio il pubblico ministero Antonio Nalesso ha chiuso ora le indagini rilevando una serie di anomalie cui sono chiamate a risponderne sette persone più la Comedil Mangino stessa. Il pm ha iscritto sul registro degli indagati Antonio, Franco e Maurizio Mangino (rispettivamente di 58, 65 e 52 anni) in quanto il primo presidente del consiglio di amministrazione e gli altri consiglieri della società, ma anche Mauro Baggi (49 anni) preposto in materia antinfortunistica, Christian Lattaro (40 anni) titolare dell’omonima impresa individuale subappaltatrice in parte delle opere di scavo, Luca Cassina (55 anni) coordinatore per l’esecuzione dei lavori ed infine Marco Bernasconi (52 anni) direttore dei lavori.

Secondo quella che è la tesi della procura non avrebbero provveduto – ognuno per i rispettivi ruoli e competenze – a rinforzare lo scavo in modo opportuno, con armature di sostegno delle pareti in un buco profondo più di un metro e 50 centimetri, non avrebbero consolidato il terreno il tutto senza vietare la presenza di lavoratori nella zona dell’azione dell’escavatore meccanico, ma non avrebbero nemmeno segnalato tempestivamente le presunte mancanze.

L’indagine è appena stata chiusa. Le parti ora avranno tempo per fornire al pm le contro deduzioni ritenute necessarie per convincerlo dell’insussistenza di quando contestato. Una volta che tutte le carte saranno sul tavolo, il pm deciderà come proseguire.

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