Nasce la Comunità energetica. Albiolo e Valmorea ora più unite

Ambiente Nuovo passo avanti verso la fusione amministrativa dei due Comuni

Valmorea

La promesse è che la Comunità energetica rinnovabile di Valmorea – Albiolo non sarà un carrozzone, cioè una delle tante società affastellate di burocrazia e costi di gestione.

Sarà invece un’associazione su misura per una comunità da circa 5.400 abitanti in cui le principali aziende sono di servizio e tutt’altro che grandi energivore; non ha scopo di lucro, bensì ha obiettivi solidali perché non solo favorisce i soci, ma riversa gli utili in ambito sociale e contrasta la povertà energetica. Non da ultimo, avrà valore ambientale in quanto promuove l’utilizzo di impianti ad energia rinnovabile e consente l’autosufficienza di un territorio che controlla approvvigionamenti e consumi.

È il filo che nel rinnovato Centro Civico di Albiolo, ha legato la prima assemblea dei soci: sono già 49, si sono fatti avanti in seguito agli incontri di presentazione dei mesi scorsi e in salone era presente un folto pubblico che ha posto soprattutto domande tecniche. Ma la Cer di Valmorea – Albiolo può rappresentare un altro passo verso la fusione amministrativa dei due Comuni che già collaborano in altri settori.

L’iter preliminare è terminato ed è stato formato il consiglio direttivo, composto dal vicesindaco di Valmorea, Ambrogio Bianchi, presidente Cer; dal sindaco di Albiolo, Mario Bernasconi, vicepresidente; da Roberto Macaluso, consigliere comunale a Valmorea, tesoriere; dal consigliere comunale di Albiolo, Pietro Cometti e da Gerolamo Saibene per la Cooperativa Sociale “Sim -patia”, residenza per disabili di Valmorea. Hanno già espresso interesse per la Cer altre Case per persone fragili situate ad Albiolo e a Valmorea.

Dopo il saluto del sindaco Mario Bernasconi, affiancato da giunta e consiglieri, il presidente Bianchi ha spiegato come funziona: con un contributo del 40% sui Fondi Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza, i soci si dotano di impianto fotovoltaico, producono energia solare e i megawatt non consumati vengono ceduti alla cabina primaria che li manda alle utenze dei soci produttori, consumatori o produttori – consumatori. Il Gestore Servizi Elettrici, Gse, con tariffe incentivanti, premia lo scambio di energia all’interno della Cer. Cioè contabilizza la produzione dei soci, la parte immessa in rete e calcola l’incentivo. In ogni caso, l’energia prodotta sul territorio resta sul territorio.

Dopo la distribuzione ai soci dell’incentivo, il Consiglio direttivo della Cer stabilirà la destinazione degli utili: può essere l’aiuto per pagare le bollette ai poveri o il sostegno a gruppi impegnati in campo sociale. Consulenti ed esperti sono a disposizione per le pratiche e come ha detto Alfredo Bonetti, referente per la Cer di Valmorea – Albiolo: «Non chiedetevi per quale motivo dovreste diventare soci. Ma perché non dovreste diventarlo»

© RIPRODUZIONE RISERVATA