Nuovo allarme per le truffe: svuotate le carte ricaricabili

Turate La segnalazione: «Alcuni giovani derubati dopo acquisti in rete». Ad altri cittadini arrivati messaggi da banche o altri enti, ma sono falsi

La truffa corre on line: sia in paese che nel comprensorio si sono recentemente segnalate alcune allarmanti situazioni, che avrebbero poi portato a delle denunce alle forze dell’ordine. Da quel che risulta, ad essere presi di mira sono stati anche dei giovani, avvicinati sulla rete con offerte di acquisti on line a prezzi molto convenienti e allettanti, che poi in realtà si sono invece rivelati essere soltanto un trucco per riuscire a svuotare le loro carte ricaricabili.

Gli episodi più recenti

«Si tratta di problemi di cui in questi giorni si sta sentendo parlare sempre più spesso, sia a Turate che in tutto il comprensorio - sottolinea il residente Mario Marcuzzi – penso sarebbe quindi utile organizzare anche in paese degli incontri informativi per spiegare, agli anziani ma non solo, come ci si deve comportare per incappare nelle truffe on line; magari cercando di costituire anche in paese uno stabile gruppo di Controllo del vicinato. come quelli da tempo presenti e attivi negli altri vicini paesi della Bassa comasca».

Proprio nelle ultime settimane, gli iscritti del Cdv del vicino Comune di Rovellasca hanno segnalato diverse tentate truffe on line, con finti messaggi di banche e enti di servizio mirati in genere a cercare di carpire dati sensibili e informazioni. In particolare, si tratta di falsi sms inviati da un sedicente Servizio elettrico nazionale che chiede ai destinatari di cliccare su un sito per verificare il proprio recapito, al fine di ottenere la consegna gratuita delle bollette on line.

L’obiettivo sarebbe appunto quello di apprendere notizie utili per avvicinare in seguito le vittime dei raggiri. Tra i messaggi Whatsapp truffaldini,c’è stato ad esempio quello in cui uno sconosciuto si fingeva il figlio della vittima della tentata truffa, segnalando di contattarlo su un nuovo numero di cellulare; anche in questo caso fortunatamente le persone prese di mira non hanno abboccato all’amo.

In un altro caso i truffatori hanno cercato di contattare un rovellaschese, sempre tramite Whatsapp, sostenendo che la sua carta di credito era stata bloccata a causa di non meglio specificati problemi di sicurezza.

I precedenti

Di recente il gruppo Cdv di Rovellasca ha infatti organizzato un incontro pubblico per far sapere ai concittadini come guardarsi il più possibile da ladri e truffatori. Infine, sempre riguardo alle truffe virtuali, qualche tempo a Lomazzo, una residente di 50 anni, aveva risposto a un falso sms delle Poste, in cui si chiedevano informazioni per rendere nuovamente operativo il conto corrente, bloccato per i “soliti” motivo di sicurezza. La donna era stata rapidamente ricontattata telefonicamente da un falso operatore postale: prima che la cittadina si accorgesse in seguito d’essere stata ingannata, il truffatore era riuscito a sottrarle dal conto corrente circa 800 euro.

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