Nuovo tentativo di truffa a Olgiate: «Si fingono uno studio legale per avere i soldi»

L’allarme La testimonianza: «Prima mi ha contattato un call center, ma ho appeso bruscamente. Poi sono stata richiamata per dirmi che ero stata multata di 383 euro per essere stata scortese». Ma la donna non ci è cascata

Attenzione alla telefonata del sedicente studio legale di un gestore telefonico che minaccia multe e il distacco della linea telefonica per scortesia. Nel bel mezzo del Carnevale legittimo pensare a uno scherzo, peccato che invece sia l’ennesimo pretesto, decisamente fantasioso, per tentare raggiri.

La segnalazione arriva da una donna residente in città, che l’altro ieri mattina ha ricevuto sul telefono fisso una strana chiamata.

«Sono stata contattata da una donna che si è presentata come una operatrice di un centro servizi non meglio precisato, che mi ha chiesto se avessi un gestore telefonico – racconta la destinataria della telefonata – Per sondare dove andasse a parare, le ho risposto Tim, ma a caso. Dopodiché mi ha detto che aveva una proposta da esporre a mio marito, del quale ha riferito correttamente il nome. Dettaglio che non mi ha insospettita perché è sull’elenco. Sennonché ha insistito nel dire di voler parlare con mio marito, in quanto è lui il titolare dell’utenza telefonica. Le ho risposto che era occupato e di riferire a me. Ha continuato a chiedere di lui, al che l’ho salutata e ho chiuso la telefonata».

«State attenti»

Non era che il primo round. Tempo pochi minuti riceve una seconda telefonata, se possibile, più strana della precedente. «Mi ha chiamato una donna che, a differenza dell’altra, non aveva alcun accento – prosegue la signora – Si è presentata dicendo di essere dell’ufficio legale per conto di Tim e di dovermi comunicare che, per la scortesia usata nella precedente telefonata, avrei ricevuto una multa di 383 euro da pagare entro tre giorni e mi avrebbero disattivato l’utenza. Le ho risposto di procedere pure al distacco, tanto il mio gestore non è Tim. Le ho chiesto di dirmi quale fosse lo studio legale per cui lavora perché avrei io proceduto con una denuncia per avermi chiamata senza neanche identificarsi e infastidita fino ai limiti della minaccia. A quel punto ha riattaccato».

A gennaio la stessa famiglia aveva ricevuto nel giro di pochi giorni telefonate che iniziavano con un voce registrata che annunciava un aumento nella bolletta telefonica, per poi innescare un meccanismo finalizzato con tutta probabilità a estorcere con l’inganno un “sì” da utilizzare presumibilmente come consenso all’attivazione di un nuovo contratto non richiesto.

«La donna che si è presentata come una operatrice di un centro servizi mi è sembrata la stessa che mi aveva contattata qualche settimana fa, l’ho riconosciuta dall’accento meridionale – aggiunge la signora – Anche stavolta chiamava da un numero di cellulare, che da una mia verifica è risultato inesistente, mentre la seconda telefonata è stata fatta da un numero con prefisso 02. L’ho chiamato, ma era sempre occupato. È un raggiro subdolo perché, se dovesse rispondere una persona magari in là con gli anni o un po’ ingenua, sentendosi chiamare da uno studio legale per una multa potrebbe cadere nella trappola, temendo anche il distacco del telefono. Sono certa che, qualora avessi dato corso alla telefonata, mi avrebbero indicato un sistema per inviare la somma richiesta».

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