Paga la benzina, ma il serbatoio è a secco. Guasto o truffa? Un’anziana fa denuncia

Olgiate Comasco La segnalazione del Controllo di vicinato per un episodio dei giorni scorsi. Il titolare dell’impianto non vuole rimborsare il rifornimento. E del caso si occupano i carabinieri

Benzina pagata, ma non erogata. Guasto, o “truffa”. E’ il dubbio suscitato dal caso di cui è stata involontaria protagonista una pensionata di 80 anni, segnalato anche dal Controllo del vicinato per mettere sull’avviso altri automobilisti, qualora non si fosse trattato di un malfunzionamento della pompa di benzina.

Qualche sera fa una pensionata si è fermata da un benzinaio della zona per fare rifornimento in modalità servito. Ha consegnato venti euro all’addetto, nel mentre è stata notata dalla nipote che per pura casualità era nei pressi a lavare la sua auto.

La ricostruzione

Le due donne hanno scambiato qualche parola, distraendo lo sguardo dalla pistola della pompa che nel frattempo l’addetto aveva sollevato per metterla nel bocchettone ed eseguire l’operazione richiesta. Di certo – lo conferma la nipote, che ricorda questo particolare – sulla colonnina era apparso l’importo di venti euro, a meno che il contatore non fosse stato azzerato da un precedente rifornimento, o abbia girato a vuoto senza immettere benzina nel serbatoio. Fatto sta che la pensionata, salutati la nipote e il benzinaio, è ripartita senza il minimo dubbio che qualcosa fosse andato storto. Se ne è accorta mentre si era già allontanata dalla stazione di servizio quando si è resa conto che l’indicatore di livello carburante segnalava due tacche, come quando si era fermata al distributore. Anzi, raggiunto il supermercato dove era diretta per fare la spesa, la lancetta da due era scesa a una.

Ha chiamato subito la nipote al telefono per segnalarle l’anomalia e la giovane le ha consigliato di soprassedere un attimo per dare tempo al sistema magari di stabilizzarsi. Fatta la spesa e ripartita con l’auto per rincasare, la pensionata ha constatato che il livello non era salito, ma anzi sceso.

Non ha fatto ritorno alla stazione di servizio la sera stessa perché ormai era terminato l’orario in cui è presente il personale ed è solo attivo il servizio self-service. All’indomani un suo familiare si è recato alla stazione di servizio per riferire l’accaduto e l’addetto, non escludendo che magari potesse essere successo qualche malfunzionamento, ha dato indicazione di tornare nel pomeriggio con l’auto della pensionata che le avrebbero erogato i venti euro di carburante.

Soluzione bonaria

Ci sono andati convinti che il caso si chiudesse bonariamente, invece al momento del loro arrivo non era presente l’addetto, ma il responsabile della pompa di benzina e si è rifiutato di fare il rifornimento che la sera precedente era stato pagato e non effettuato.

La signora ha denunciato l’episodio ai carabinieri. Il caso – sia che si sia trattato di errore, malfunzionamento o di un’azione volontariamente non corretta – suggerisce di prestare sempre attenzione al contatore e verificare che davvero il carburante venga erogato. E’ l’invito rilanciato anche dal Controllo del vicinato: «Siamo stati informati in merito a una probabile truffa di un benzinaio verso una signora anziana che ha denunciato il fatto e ora si cercherà di verificare. Nel frattempo chiediamo a tutti di prestare attenzione quando si fa benzina e di controllare se venga effettivamente erogata».

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