Palestra chiusa, beffa da centomila euro. Il Comune porta l’ex gestore in tribunale

Olgiate Comasco Oltre ai soldi non incassati per l’affitto, ci sono da pagare anche le spese condominiali. L’amministrazione contro i rappresentanti della Fit Easy. Già recuperato il deposito cauzionale

La palestra Fit Easy ha chiuso la sede a Olgiate a fine luglio, ma non i conti a suo carico rimasti insoluti. Tra affitto non pagato al Comune e spese condominiali non versate al Condominio Nuovo Spazio, ha accumulato debiti per un importo di poco superiore a centomila euro. Il Comune, in quanto proprietario del bene affittato (secondo piano della palazzina in piazza Italia), è chiamato a far fronte al debito di 50mila euro di spese condominiali non pagate dall’ex locatario (Four Fit International). A seguito della disdetta del contratto d’affitto, il Condominio ha chiesto il subentro al proprietario.

«Siccome l’ex inquilino è inadempiente, il Condominio ha chiesto al Comune di sopperire e, in quanto proprietari, per legge siamo tenuti ad anticipare la somma richiesta – afferma l’assessore Luca Cerchiari - Per finanziare questa somma che non era prevista a bilancio, poiché doveva essere una transazione tra l’inquilino e il Condominio, abbiamo attinto all’avanzo di amministrazione per 50mila euro. Porteremo avanti le azioni necessarie per recuperare le somme di affitto e spese condominiali non pagate dall’ex locatario, che non devono restare in carico alla collettività».

Come precisato in Consiglio anche dal segretario comunale, Antonella Petrocelli, l’inquilino è stato più volte sollecitato, sia dal Comune sia dal Condominio Nuovo Spazio, a regolarizzare la propria posizione finanziaria sul contratto di affitto e sulle spese condominiali, ma ad oggi la società non ha provveduto ad alcun versamento nel 2022. Il Comune ha disposto l’incameramento del deposito cauzionale di 10mila euro per far fronte a parte delle morosità pregresse e a giorni avvierà la procedura legale nei confronti della società per il recupero delle somme d’affitto e spese condominiali non versate.

«Il contratto sottoscritto nel 2016 con la società che gestiva la palestra prevedeva circa 40mila euro di affitto al Comune – spiega il sindaco Simone Moretti – Le spese condominiali inizialmente sui 15mila euro, negli anni sono salite tra i 20 e 25mila euro l’anno. Il gestore della palestra più volte ha contestato al Condominio l’imputazione e la necessità di alcune spese, ma l’assemblea condominiale ha sempre approvato la relativa delibera ritenendole giuste. I bilanci si sono sempre chiusi in maniera regolare anche perché, essendoci all’interno l’amministrazione comunale che vantava crediti, abbiamo cercato di fare anticipi. Quest’anno, con la disdetta dell’affitto i nodi sono venuti al pettine».

Moretti precisa: «Fino a prima del Covid hanno sempre pagato regolarmente sia il canone d’affitto che le spese condominiali, anche nel 2020 in cui l’attività rimase chiusa a causa della pandemia. A fronte della prolungata inattività e delle riaperture precarie, nel 2021 era stato fatto un piano di abbattimento del canone del 5% e poi di rateizzazione dei canoni pregressi. Alla ripresa dell’attività dopo il lockdown i versamenti non sono stati effettuati in maniera puntuale secondo le scadenze concordate e ad alcune rate non c’era l’assolvimento. Abbiamo più volte chiesto l’adempimento dei canoni di affitto e paventato la possibilità della risoluzione del contratto fintantoché il gestore ha esercitato il recesso anticipato».

In riferimento al dibattito emerso in consiglio comunale, l’avvocato Emanuele Drogo, che assiste la palestra, precisa: «La mia assistita ha intrapreso — e sta intraprendendo tuttora — una trattativa finalizzata a corrispondere l’interezza dell’importo dovuto».

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