Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Domenica 28 Dicembre 2025
«Poste, serve un ufficio provvisorio». La richiesta dei cittadini è realizzabile
Turate. Lo sportello è in ristrutturazione e i residenti si sono lamentati per il disagio. L’assessore Mason: «Progetto che condividiamo, abbiamo presentato una domanda»
Turate
«Serve uno sportello postale provvisorio in paese, magari in uno spazio riscaldato».
E’ la richiesta avanzata da diversi cittadini, dopo che le Poste hanno chiuso, dai primi del mese, per lavori in corso. Sono interventi di ammodernamento, mirati a migliorare la qualità dei servizi e dell’accoglienza.
L’intervento è stato disposto nell’ambito dell’operazione Polis, il progetto di Poste Italiane mirato a rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione nei Comuni con meno di 15 mila abitanti. I lavori tecnici di ammodernamento proseguiranno sino al 18 aprile 2026. Nel frattempo è in funzione l’ufficio postale di Rovello Porro (in via Dante ,111) , aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.35 e al sabato dalle 8.20 alle 12.35.
«Si tratta però di un disagio per diversi cittadini, che non sono in grado di spostarsi in auto sino Rovello Porro o in altri sportelli della zona, dove alcune volte finiscono anche per esservi code e rallentamenti, con le perdite di tempo che inevitabilmente ne derivano – lamenta Mario Marcuzzi, assieme a diversi altri residenti – sarebbe quindi utile che il Comune chiedesse alle Poste di individuare uno sportello provvisorio, come già avviene in altre realtà amministrative per chiusure tanto prolungate; per garantire al meglio il servizio, l’ideale è di poter anche individuare un spazio che sia riscaldato».
Le Poste, dal canto proprio, fanno sapere d’essere pronte a prendere in considerazioni eventuali richieste da parte dell’Amministrazione comunale.
«Quella di uno sportello provvisorio da poter rendere operativo in paese, fino alla conclusione dei lavori in corso, è una richiesta che siamo interessati a portare avanti – fa sapere l’assessore Paolo Mason – più complesso è però pensare a degli spazi riscaldati, anche perché sarebbe necessario potere disporre di locali con alcune specifiche caratteristiche logistiche».
Le opere disposte nel locale ufficio postale comprendono l’installazione di nuovi arredi, progettati per facilitare l’accesso ai servizi e le operazioni, e altri miglioramenti del comfort ambientale. Da segnalare infine che alla riapertura sarà possibile continuare a richiedere oltre ai servizi postali, finanziari, di assicurazione ed energia, anche i servizi Inps; saranno anche disponibili quindici certificati anagrafici e di stato civile e, entro il 2026, è previsto l’avvio delle pratiche di richiesta o rinnovo del passaporto.
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