Rispunta la Garibaldina bis - Dopo vent’anni via allo studio

Albiolo La nuova giunta riprende in mano il progetto già accantonato - Il sindaco: «Allontaniamo il traffico dal paese». Ma non mancano i dubbi

Albiolo

Un altro cambiamento dopo vent’anni di studi, di marce e di retromarce tra amministrazioni successive: sì alla “Garibaldina bis”, variante sud al confine con Solbiate ed Olgiate e sì all’adeguamento di via Cavour – via per Gaggino che tagliano il paese. Da provinciali, diventeranno comunali, senza maxi impegni tecnici e finanziari.

Lo dice il progetto di variante al piano di governo del territorio, voluto dall’amministrazione di Mario Bernasconi, eletta nel giugno 2024, pochi mesi dopo che l’amministrazione di Rodolfo Civelli aveva approvato il proprio piano. Ma non risponde agli obiettivi della maggioranza in carica.

E su questi obiettivi, mercoledì 25 giugno alle ore 10, nel palazzo comunale, si riunirà la prima conferenza di Vas, valutazione ambientale strategica, aperta a tutti e non solo a tecnici ed esperti.

Le sessanta pagine di rapporto ambientale preliminare sono pubblicate sul sito del Comune e mettono in evidenza l’intenzione di realizzare la Garibaldina bis come by- pass dell’area urbana e di effettuare interventi su quello che viene definito “il nuovo asse urbano”, via Per Gaggino e via Cavour.

Non trascura gli altri assetti urbanistici, nucleo storico e paesaggio, conservazioni e ristrutturazioni, spazi per la sosta e spazi collettivi, ma si concentra sulle due strade oggetto di discussione, accordi e disaccordi da vent’anni, riportandone la cronistoria. «Non abbiamo mai nascosto il nostro obiettivo: liberare il paese dal traffico improprio, perché è di passaggio – afferma Bernasconi – Dobbiamo difendere la popolazione dai rischi e tutelarne la vivibilità. Per questo, riprendiamo il discorso sulla variante sud e sull’adeguamento di via Cavour e via per Gaggino: gli stessi residenti ci sollecitano interventi».

Ma quanti anni ci vorranno? È la prima domanda posta da Rodolfo Civelli, ora in minoranza. Poco prima della scadenza del mandato, dopo annose trattative, con l’amministrazione provinciale aveva firmato un accordo di programma da 1,2 milioni di euro per l’allargamento e la messa in sicurezza di via per Gaggino, 800mila euro a carico dell’ente Provincia. Garibaldina bis: un no deciso, per ragioni ambientali e funzionali.

Il rapporto preliminare sottolinea tutte le mitigazioni ambientali da mettere in atto.

«Nel 2004, la Garibaldina bis, tratto funzionale di un collegamento tra Como e Varese, sarebbe costata 1,2 milioni di euro. Adesso, costerà almeno tre milioni: chi si sobbarcherà questo aumento di costi?», è la domanda di Roberto Clerici, già sindaco ed ora capogruppo di minoranza.

«Ribadisco il principio per cui ci eravamo opposti a questa strada: attraversa un polmone verde. Non c’è ragione per rovinarlo - aggiunge - E poi: il nuovo tracciato sposterebbe il problema a sud del paese».

Ma Bernasconi tira dritto: il rapporto preliminare segnala che la Garibaldina bis ridurrebbe il traffico che oggi attraversa il paese e transita da una strada «con caratteristiche geometriche sotto standard, con effetti negativi sulla sicurezza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA