Segna la macchina con un pennarello e la accusa di avergli rovinato lo specchietto, ma l’anziana smaschera la truffa

Mozzate La donna ha sentito un colpo, poi è stata seguita per due chilometri sulla Varesina. La figlia: «L’uomo alla guida diceva che le aveva rotto lo specchietto e le ha chiesto 160 euro»

Mette in fuga il truffatore dello specchietto che l’aveva inseguita in auto per un paio di chilometri e che, sino alla fine, ha cercato invano di convincerla a dargli dei soldi. Ma la 75enne presa di mira, nonostante l’elaborata truffa che il malvivente aveva orchestrato, non ha abboccato all’amo, riuscendo appunto a metterlo in fuga.

«Mia madre era andata a svolgere delle commissioni nella zona della stazione ferroviaria, dove aveva parcheggiato la sua utilitaria - racconta la figlia – pensiamo quindi che il truffatore le abbia segnato l’auto con un pennarello, con l’obbiettivo di provare appunto a convincerla d’essere rimasta coinvolta in un incidente in cui avrebbe danneggiato lo specchietto di un’altra vettura».

Il racconto

Una messinscena su cui il truffatore contava appunto per riuscire a suggestionare l’anziana, che una vola risalita sulla propria auto, aveva ripreso la marcia. «Nel frattempo aveva sentito una specie di colpo sulla carrozzeria - prosegue la figlia – ma sul momento non ci aveva fatto molto caso, in seguito mentre era sulla Varesina, si era resa conto d’essere seguita da un’auto che continuava a lampeggiare con i fari, per invitarla a fermarsi».

La donna ha cercato inizialmente di tirare dritto ma, alla fine, quando l’altro automobilista l’ha superata per fermarsi in un parcheggio, l’ha seguito e si è fermata a propria volta. L’uomo che guidava un’auto bianca, era un 40enne, che parlava italiano senza particolari inflessioni, con dei tatuaggi, non è sceso dalla vettura, probabilmente per essere sempre pronto a ripartire.

Il raggiro

L’anziana è invece scesa dalla utilitaria e si è avvicinata all’altro guidatore, chiedendogli le ragioni del suo comportamento. Il truffatore ha accusato l’anziana di avergli danneggiato lo specchietto, invitandola a guardare i segni sulla sua utilitaria per dimostrare l’incidente avvenuto.

Il malvivente ha pure sostenuto di non essersi fermato in precedenza perché aveva visto una pattuglia dei carabinieri e che aveva quindi preferito proseguire per risolvere la questione senza far intervenire le forze dell’ordine. Per chiudere la vicenda , la richiesta avanzata alla donna è stata quella di dargli 160 euro euro in contanti, ma l’anziana ha subito notato che lo specchietto dell’altra vettura non era neppure rotto ma soltanto piegato. La cittadina si è quindi rifiutata di consegnare i soldi richiesti e ha chiamato con il telefonino il marito.

Il malvivente non si è però arreso, dicendosi disponibile a “accontentarsi” di 100 euro o dei soldi che la residente aveva in quel momento nel portafogli. Soltanto quando la cittadina si è rifiutata ancora di mettere mano al portafogli, il malvivente si è arreso, allontanandosi rapidamente senza dire più nulla; i famigliari intendono sporgere prossimamente denuncia per l’accaduto.

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