Si avvicina l’inizio della caccia: gli animalisti tornano all’attacco con un doppio blitz, a tutela dei cinghiali

Il caso Un manifesto sul municipio a Binago e uno striscione a Castelnuovo alla sede del Parco Pineta, ma i sindaci e Atc replicano: «Non ci fermeremo, sono provocazioni a opera di fanatici»

Nuovo doppio blitz animalista contro la caccia al cinghiale. Compatta la risposta di fronte all’ennesimo atto intimidatorio: «Non ci fermeremo».

L’altra notte, militanti del Movimento Centopercentoanimalisti hanno affisso sulla facciata del municipio di Binago un manifesto dal contenuto più che esplicito: «Cacciatore feccia dell’umanità» con tanto di cinghiale “armato” di fucile e, come “trofeo”, la testa di un cacciatore. A Castelnuovo Bozzente, all’esterno della sede del Parco Pineta, hanno esposto uno striscione recante la scritta: «Cacciatore vigliacco sei sotto scacco».

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«Feccia dell’umanità»

Il sindaco di Binago, Alberto Pagani, ha presentato denuncia ai carabinieri di Olgiate Comasco per affissione non autorizzata, minacce e oltraggio alla pubblica amministrazione. Sopralluogo dei carabinieri di Olgiate Comasco. Sono in corso indagini, anche con l’ausilio delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza comunale, per chiarire dinamica e responsabilità dell’ennesimo doppio blitz che prende di mira sia il Comune di Binago, il cui sindaco dal 2017 sollecita interventi radicali di contenimento degli ungulati, sia il Parco Pineta dove è già da tempo in corso l’attività di controllo dei cinghiali.

«Proseguono le provocazioni di animalisti che continuano a nascondersi dietro l’anonimato, anziché agire da persone civili che si confrontano per risolvere i problemi – commenta Pagani – Invece persistono nella loro azione vile e ignorante. Contrastano l’attività di prelievo dei cinghiali, ma non si curano delle mucche che devono essere forzatamente abbattute per mancanza di foraggi a causa della siccità e dei danni ai prati stabili provocati dai cinghiali. Non fermeremo l’attività avviata, perché va nell’interesse della collettività».

Di fronte all’ennesima provocazione nessun arretramento da parte dei sindaci, agricoltori, cacciatori, istituzioni ed enti competenti, decisi a dare avvio alla caccia di selezione nell’Ambito territoriale di caccia dell’Olgiatese a cura di cacciatori abilitati. A ogni blitz la “minaccia” si fa sempre più esplicita e mirata contro i cacciatori.

«Si nascondono nell’anonimato»

«Questi atti intimidatori non ci fermano, anzi – dichiara Attilio Guin, presidente dell’Atc Olgiatese – Sono provocazioni a opera di fanatici che non hanno neanche il coraggio di dialogare civilmente e di mostrare la faccia. Non sono realmente interessati a difendere gli animali, ma sono soltanto alla ricerca di risonanza mediatica».

Nel ribadire che la caccia di selezione è autorizzata dagli enti competenti per contrastare il dilagare di una specie invasiva che sta mettendo in ginocchio gli agricoltori e allevatori, Guin conferma la volontà di puntare alla eradicazione dei cinghiali dalla zona dell’Olgiatese non vocata a questa specie: «Non solo attueremo il piano faunistico approvato per questa stagione venatoria, ma abbiamo intenzione per il prossimo anno, se il nuovo Comitato dell’Atc lo delibererà, di chiedere a Ispra di autorizzare la caccia tutto l’anno».

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