Truffa dell’acqua, rubati gioielli e soldi

Il caso In azione un finto tecnico, vestito con tuta da operaio e berretto, che ha ingannato due anziani coniugi. Li ha convinti a mettere i preziosi nel frigorifero. Quando la donna ha telefonato al figlio, è scappato con la refurtiva

Truffa dell’acqua inquinata, coppia di anziani raggirata e derubata. Razziati denaro e preziosi per migliaia di euro. In azione - l’altro ieri intorno alle 9.30 in un’abitazione in via De Amicis - un falso tecnico dell’acquedotto, descritto sulla quarantina. Indossava una tuta blu da operaio e berretto in testa, per rendere più credibile la messinscena. Non si è lasciato intimidire dal fatto che in cortile ci fosse un residente sul balcone di casa sua e un altro intento a dipingere, ma è andato diritto a citofonare alla coppia di anziani che evidentemente aveva già adocchiato in qualche precedente sopralluogo per studiare la situazione e come potersi muovere.

Si è fatto aprire la porta di casa – al momento c’erano moglie e marito ultraottantenni da soli - con la scusa di dover effettuare controlli per un pericoloso problema di contaminazione dell’acqua.

La ricostruzione

La circostanza ha messo in allarme la padrona di casa tanto da farlo entrare, acconsentendo alla richiesta del finto addetto di dover verificare il contatore (situato in cantina), aggiungendo che era stato inviato dal Comune. Ha poi chiesto di salire nell’appartamento per controllare l’acqua del rubinetto. Per fare credere che davvero fosse inquinata e che quindi ci fosse un reale pericolo per la salute, ha inscenato il solito trucchetto di versare nel lavello una sostanza maleodorante.

Paventando il rischio che la sostanza inquinante potesse irrimediabilmente deteriorare denaro e oro, l’ha convinta a infilare in un sacchetto soldi, preziosi, documenti postali (poi prontamente bloccati) e metterli al riparo nel frigorifero.

In via De Amicis

L’anziana, di solito tutt’altro che una credulona sprovveduta, messa sotto pressione dal pericolo del presunto inquinamento e “rassicurata” dai modi gentili del falso tecnico, ha agito come se fosse sotto comando, senza riuscire più a controllare la situazione.

Il truffatore, per conquistare la fiducia dei due pensionati e in particolare della padrona di casa con cui ha avuto direttamente a che fare, ha millantato di conoscere loro parenti. Quando a un certo punto la pensionata ha ritrovato un po’ di lucidità, ha cercato di chiamare al telefono il figlio, ma il truffatore le ha detto che ci avrebbe parlato lui direttamente e che comunque era già al corrente del controllo.

Ha preso in mano il cellulare e ha bloccato la chiamata in uscita all’insaputa dell’anziana che, non riuscendo a contattare il figlio, ha chiesto aiuto anche a un vicino affinché provasse lui direttamente a telefonargli per avvisarlo di quanto stesse accadendo. Vista la malaparata il truffatore, distraendo l’anziana giusto il tempo di prendere dal frigorifero il sacchetto con il consistente bottino, si è dileguato in tutta fretta. È stata poi presentata denuncia ai carabinieri della stazione di Olgiate Comasco.

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