Turate, danni per la grandine del 2023
Seconda tranche di contributi al via

Turate La nuova opportunità è riservata alle imprese che hanno sostenuto spese superiori a 20mila euro - Dal Comune 270mila euro per Caritas, materna, cimitero

Turate

Nuove opportunità per le aziende che hanno subito danni a causa della violenta grandinata del 2023.

«Si è aperta qualche giorno fa, la seconda fase di richiesta di contributi a seguito della grandinata, dedicata alle aziende che nel novembre / dicembre 2023 avevano presentato la domanda C1 – spiegano il sindaco Alberto Oleari e gli altri amministratori comunali - tali aziende dovrebbero aver ricevuto da Regione Lombardia (dall’ufficio di Protezione civile), une mail con cui si segnalava la possibilità di richiedere tale contributo, che avrebbe ulteriore rispetto al contributo di immediato sostegno (con un importo fino a 20 mila euro per domande presentate tra aprile e maggio 2025), per le quali la fase di istruttoria non si è ancora conclusa».

Le modalità

Come detto, a questa seconda fase possono partecipare le aziende che avevano presentato la domanda C1 nel 2023. Quanti hanno richiesto il contributo per l’immediato sostegno (fino a 20 mila euro, anche se non ancora ricevuto) ma hanno sostenuto o sosterranno spese di riparazione (al netto dei rimborsi assicurativi), superiori alla cifra di 20 mila euro.

Quanti non ha richiesto il contributo per l’immediato sostegno, ma comunque si sono trovati ad avere spese di riparazione, maggiori dei rimborsi assicurativi ottenuti. Turate era stato tra i Comuni maggiormente colpiti dalla gradinata, che aveva danneggiato i tetti della maggior parte delle abitazioni del paese. Erano stati complessivamente una ventina gli stabili comunali colpiti dai violenti eventi atmosferici di fine luglio 2023.

Che cosa si è fatto

Tra le opere per la sistemazione e il rifacimento delle coperture degli edifici progressivamente disposti dal Comune c’è stata la sede Caritas (70 mila euro), la scuola materna (11.500 euro), il cimitero (con risistemazione anche degli intonaci, per una spesa di 7.500 euro) e il Centro sportivo Santa Maria (con anche rimozione dell’ Eternit, per un costo di 150 mila euro).

La grandinata aveva pure mandato in tilt diversi impianti semaforici, in varie zone del paese, con la necessità quindi di sostituire, nel giro di poco tempo ben 49 lanterne, per un costo stimato di circa 31 mila euro.

Discussioni e polemiche c’erano stati per i limitati contributi disposti dalla Regione, a fronte dei consistenti danni avvenuti appunto in paese.

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