Uggiatese a 30 all’ora prima di Bologna: da dieci anni qui le auto corrono meno

Il caso I provvedimenti in centro, a Ronago, Valmorea e Faloppio per la sicurezza dei pedoni. La polizia locale: «Sono in punti strategici, soprattutto nei luoghi frequentati dai bambini»

Strade per andar piano, in automobile. Qui è già storia.

Via Roma a Uggiate, forse la prima del territorio, almeno dieci anni fa: via Milano a Ronago, quattro anni fa; via Liberazione, via Europa Unita, via Marconi, via Lussemburgo e via Strasburgo a Faloppio, un anno fa come via Roma – incrocio di Santa Liberata e zona scuole a Valmorea: sono alcune delle “zone 30”, a velocità limitata a 30 chilometri orari nel territorio dell’Uggiatese.

Un provvedimento in via di estensione: ad Uggiate con Ronago, via IV novembre che collega Uggiate con Ronago, sarà a senso unico e sarà predisposta la “zona 30”, insieme ad altri provvedimenti per scoraggiare automobilisti da Formula Uno.

Le decisioni

Contraltare: via Vittorio Veneto, la strada principale del paese, sulla quale si affacciano attività e residenze, non è zona 30. È strada provinciale, in pieno centro urbano, ma la conformazione non dovrebbe consentire alte velocità. Qualcuno le pratica, a proprio ed altrui rischio e pericolo.

Il “censimento” dei limiti è sotto la lente da quando città come Bologna hanno proposto di istituire le zone 30 e ne è seguito un diluvio di polemiche che non sono mancate neppure su questo territorio, quando apparvero i primi cartelli. Chi sosteneva che non era necessario, chi invocava controlli, chi proponeva altre strade da disciplinare.

«Motivi di sicurezza: per questo, le rispettive Giunte comunali hanno deliberato le zone 30, su proposta del Comando della Polizia Locale Terre di Frontiera», spiegano gli agenti che operano sui Comuni di Bizzarone, Faloppio, Uggiate con Ronago.

Faloppio ha istituito la zona a velocità limitata dopo un intervento da circa 190mila euro per restringere la carreggiata e posare dispositivi per limitare la velocità e così avevano fatto Ronago e Valmorea.

«Sono stati presi in considerazione i punti strategici – aggiungono al Comando – frequentati da bambini e ragazzi delle scuole, nei pressi dei centri commerciali e dei luoghi d’attrazione, in punti a rischio».

E generalmente, i limiti sono rispettati, a volte con ironia: «Mettono il limite a 30 all’ora. Ma si va meno che a passo d’uomo, in certi orari». E a volte con polemiche: «Non basta il limite di 30 all’ora: occorrono altre protezioni, marciapiedi e dissuasori». E chi non capisce «a che cosa servano i 30 all’ora».

Le statistiche

Le statistiche degli agenti delle Terre di Frontiera degli ultimi anni rivelano che sei incidenti stradali su dieci avvengono nei centri abitati, (diversi dai centri urbani o storici) più che sulle strade a lunga percorrenza e sono dovuti ad imprudenza, negligenza, distrazioni, uso del telefonino, noncuranza delle precedenze e dei divieti di svolta. Per questo, già negli asili, era stata fatta una campagna sulla sicurezza stradale ed erano stati allestiti cartelli a messaggio variabile che indicano la velocità. Cartelli neppure notati, forse, da chi viaggia a velocità doppia del consentito e lampeggia pure se qualcuno davanti non si sposta per lasciarlo passare.

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