Un anno dalla tragica morte di Valentina, uccisa a coltellate dal compagno: oggi un momento di ritrovo per ricordarla

Cadorago Uccisa il 25 luglio 2022 da Marco Campanaro, ora in carcere. Appuntamento alle 16 davanti al municipio. Il vicesindaco: «Manteniamo viva la sua memoria»

Ricordando Valentina: il Comune ha organizzato per oggi pomeriggio alle 16, davanti al municipio un incontro in cui la comunità si ritroverà ancora una volta per ricordare Valentina Di Mauro, 33 anni, la giovane che all’alba di lunedì 25 luglio 2022 era stata accoltellata a morte dal compagno, Marco Campanaro, di 37 anni, con cui viveva in paese da pochi mesi.

A un anno dalla tragica morte della giovane, assieme ai suoi famigliari, l’amministrazione ha proposto un momento di riflessione che si terrà davanti al Comune, dover sono state inaugurate lo scorso inverno una panchina rossa e una scultura dedicata alle donne, realizzata dell’artista Angiola Tremonti; è stata inoltre posta una simbolica targa in memoria di Valentina.

Le iniziative

Altre iniziative erano state nel contempo organizzate in collaborazione anche con le scuole cittadine.

Nelle settimane seguenti l’omicidio, i vicini di casa e gli amici che avevano iniziato a conoscerla, avevano organizzato una fiaccolata spontanea, che aveva visto la partecipazione di diversi cittadini. Nel poco tempo in cui la giovane era rimasta a Cadorago (in precedenza viveva a Varese con i famigliari, dove erano state officiate le esequie funebri), la giovane aveva avuto modo di conoscere diverse persone, che ne avevano apprezzato la gentilezza sempre dimostrata con tutti.

In paese nessuno ha insomma dimenticato Valentina e oggi pomeriggio la comunità locale avrà occasione di stringersi nuovamente attorno alla famiglia della giovane, la cui vita è stata stroncata, in maniera barbara e assurda, dal compagno, di recente condannato a 22 anni di carcere.

«Vogliamo cercare di contribuire a mantenere sempre vivo il suo ricordo – spiegano l’assessore Liliana Bruni e il vice-sindaco Maria Rosa Muraca – anche se quel che le è accaduto non potrà mai essere dimenticato: si pensa infatti spesso che cose di questo genere siano in realtà lontane e non possano quindi riguardare da vicino la nostra comunità. Quel che è capitato l’estate scorsa ci ha scioccati e lasciati senza parole; siamo rimasti sbigottiti davanti a un gesto tanto efferato e crudele, che non ritenevamo potesse appunto accadere alla “porta accanto”».

Il momento d’incontro sarà appunto organizzato nelle vicinanze della panchina rossa di recente allestita davanti al Comune.

Davanti alla panchina rossa

«Ci passiamo davanti tutte le volte che entriamo in Comune e come noi anche molti altri cittadini – aggiungono infine gli assessori Bruni e Muraca – spingendoci quindi sempre a ricordare quel che è avvenuto, accanto alla panchina rossa c’è una statua dedicata alla donna e alla maternità, che è il simbolo della vita e rappresenta quindi l’opposto della morte; guardando quindi a tutte le madri, che devono sapere insegnare ai propri figli il rispetto della donna e a dire sempre di no ad ogni forma di violenza».

Un giorno di forte commozione, dunque, ma anche riflessione.

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