Un capriolo investito da un’auto e il tempestivo intervento di Davide: «Il massaggio cardiaco per salvarlo»

Bulgarograsso L’animale era stato urtato da un’auto Soccorso da un ragazzo: «Era immobile in un campo. Dopo le cure si è ripreso tra le mie braccia, che emozione»

Investito da un’auto rischiava di morire, capriolo salvato da un giovane che l’ha rianimato con un massaggio cardiaco. Una storia iniziata con l’ennesimo incidente con un ungulato coinvolto, ma terminata nel migliore dei modi grazie al provvidenziale intervento di Davide Borgomaniero, 27 anni, residente in paese.

Venerdì mattina, diretto sul posto di lavoro, stava percorrendo la strada provinciale che porta a Guanzate, quando una cinquantina di metri dopo via Toti (zona depuratore) ha assistito all’investimento di un capriolo. La bestiola, sbucata all’improvviso dalla boscaglia, ha attraversato la strada e centrato un’auto condotta da una ragazza che, da Guanzate verso Bulgaro, sopraggiungeva lungo la provinciale. Dopo aver impattato contro la vettura all’altezza dello specchietto, è rovinato a terra, inerme.

Visto il sinistro, il giovane si è fermato a prestare soccorso. «Sono corso a sincerarmi delle condizioni della ragazza, spaventatissima, ma per fortuna non ferita – racconta Borgomaniero – Poi sono andato verso l’animale e ho visto che, mentre all’inizio si agitava, poi ha smesso di muoversi e perdeva sangue da un orecchio. Sembrava morente. L’ho spostato sul ciglio della strada per non creare intralcio al traffico e mi sono accorto che emetteva come dei rantoli. D’istinto mi sono messo a fargli un massaggio cardiaco e gli ho aperto la bocca. Gli ho coperto il muso per non farlo agitare e ho proseguito ancora un po’ con il massaggio cardiaco finché, piano piano, si è ripreso. Gli ho poi controllato le zampe e il resto del corpo, non sembrava avere ferite apparenti, in attesa dell’arrivo delle guardie forestali di Como che abbiamo chiamato su indicazione dei carabinieri».

Feeling tra il giovane e il cucciolo di capriolo

Tra il giovane e l’animale (un cucciolo di capriolo di sei mesi, con un piccolo difetto alla corna che lo rende unico) si è subito creato un feeling. «Dopo aver ripreso a respirare in modo regolare, si è alzato con le zampine ed è rimasto accanto a me e alla ragazza che, preoccupatissima per il capriolo, ha tirato un sospiro di sollievo quando ha visto che si era ripreso – prosegue il giovane - Io, per la felicità, ho riso come un bambino. Mi sono messo davanti a lui per paura che si alzasse e andasse ancora in mezzo alla strada, si è tranquillizzato e ha cominciato ad annusarmi e a fissarmi quasi che non volesse lasciarmi. Ho provato una felicità immensa». Alle guardie che l’hanno preso in consegna ho chiesto di chiamarlo Renato, come il papà della sua fidanzata che venerdì compiva gli anni.

Un insegnamento di famiglia

«Questo è il regalo più bello» ha commentato il festeggiato, orgoglioso del suo comportamento, così come i familiari del giovane. «La mia famiglia mi ha sempre insegnato, quando si può, di aiutare gli altri – afferma il ragazzo - Sono contento di non essere stato indifferente, come invece altri automobilisti che non si sono neanche fermati a chiedere alla ragazza se avesse bisogno di aiuto. Sono felice di essere stato utile si a lei che al capriolo, con un piccolo gesto di attenzione verso chi era in difficoltà».

Il capriolo è stato portato in una clinica veterinaria a Calolziocorte, ma sta bene. Il giovane che l’ha salvato ormai l’ha “adottato”: «Mi ha preso il cuore».

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