
Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Mercoledì 11 Giugno 2025
Un milione per la rinascita del Lura - Il torrente ora è un’oasi naturalistica
Rovello Porro Terminati i lavori per rinaturalizzare il corso d’acqua, un tempo inquinato - Creata un’area pubblica di cinque ettari gestita dall’ente Parco per passeggiate ed eventi
Rovello Porro
Un milione di euro per portare a termine un importante intervento di riqualificazione fluviale a Rovello Porro e Cadorago, nel territorio del Parco Lura, che è stato quasi completato proprio in questi giorni.
Nell’ambito di un’articolata operazione di ingegneria ambientale (finanziata con fondi regionali), il consorzio ha portato a termine un’ampia operazione finalizzata a restituire spazio e naturalità al torrente che attraversa i territori di Rovello Porro e Cadorago.
Un articolato progetto ecologico e ambientale che ha permesso di rigenerare oltre 50mila metri quadrati di corridoio fluviale – circa 25 ettari nel territorio di ogni Comune – e più di un chilometro e mezzo di corso d’acqua (1 km a Rovello Porro e 0,5 km a Cadorago), acquisiti al demanio pubblico fluviale.
L’intervento si è concentrato sul recupero e sulla valorizzazione degli ecosistemi dell’area, avviando un processo di rinaturalizzazione della vegetazione con l’introduzione di specie autoctone tipiche della fascia riparia, come i salici e gli ontani. Sono inoltre state piantumate specie erbacee più adatte agli ambienti di golena, con l’obiettivo di ricreare un habitat variegato e resiliente, capace di sostenere la biodiversità locale.
Particolarmente significativi anche gli interventi in alcune aree storicamente caratterizzate da usi agricoli. Dove un tempo c’era la Ciussa – un’antica chiusa con funzione irrigua per i prati marcitoi – le rogge sono state recuperate e rese nuovamente funzionali, realizzando così dei nuovi habitat umidi nella zona di fondo valle.
L’area denominata “Lazzaretto” è stata oggetto di una riqualificazione forestale che ha trasformato il bosco con piante d’alto fusto. Alcune “aree spondali” sono state realizzate con ingegneria naturalistica e rinverdite con talee di salice, favorendo la stabilizzazione naturale delle rive e la continuità ecologica del corridoio idraulico.
Il progetto è stato portato avanti con la collaborazione dell’Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste (Ersaf), con Enea – Laboratorio biodiversità e servizi ecosistemici, che ha curato in particolare il monitoraggio ambientale, fornendo dati utili per valutare l’efficacia degli interventi e orientare le future azioni di gestione.
Nei prossimi anni, l’ente parco sarà impegnato a garantire il consolidamento delle opere realizzate, per rendere l’area verde sempre più fruibile da parte di tutta la cittadinanza.
Nei prossimi giorni sono infatti anche previste diverse uscite nell’area verde intercomunale protetta organizzate da centri estivi e oratori, diverse delle quali sono state rinviate nei giorni scorsi a causa del maltempo. Infine, da metà giugno torneranno poi ad essere organizzati i campus estivi, che vedranno protagonisti i giovani della Bassa Comasca, allestiti nuovamente a Bregnano e Cermenate.
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