Un morto e altri 6 contagiati
In provincia di Como sono 46

Il bilancio ufficiale nella serata di martedì

Il virus che ha stravolto la vita come la conoscevamo fino a poche settimane fa, miete la terza vittima in provincia di Como. Mentre i casi ufficiali sono saliti a 46, ma si teme siano molti di più (ieri c’è stato un problema sulla comunicazione dei risultati dei tamponi positivi inviati alla Regione).

La terza vittima

È un pensionato di 71 anni di Bulgarograsso l’uomo morto ieri mattina al Sant’Anna. Si trovava nel reparto di rianimazione, dov’era stato ricoverato lo scorso 3 marzo. La famiglia è ovviamente in quarantena.

A dare l’annuncio sul sito ufficiale del Comune è stato il sindaco Fabio Chindamo: «Vi sto per dare una comunicazione che mai nessuno avrebbe voluto scrivere. Nella mattina è deceduto un cittadino residente a Bulgarograsso risultato positivo al coronavirus. Ho avuto modo di sentire telefonicamente la moglie, esprimendo tutta la vicinanza del nostro paese per un evento così terribile. Momento reso ancora più atroce a causa dell’isolamento che non le ha consentito di stare vicino al marito in questi istanti così dolorosi». Il pensionato, già in cura per altre patologie, avrebbe contratto l’infezione in Liguria dove una decina di giorni fa era andato con la moglie per effettuare alcuni lavori nella loro casa di vacanze. Lì, stando a quanto ricostruito dalla consorte, avrebbe frequentato un bar poi chiuso perché uno dei clienti era risultato positivo al Covid-19. Già durante la permanenza in Liguria il pensionato aveva iniziato a stare poco bene. Si è rivolto al proprio medico di famiglia che gli ha indicato la terapia da seguire, ma poiché la febbre non si abbassava è stato ricoverato. Da lì il rapido decorso.

Sul fronte dei contagiati il numero ufficiale, come detto, è arrivato a 46 (era a 40). Ma il dato è sicuramente in difetto. La stessa Regione ha spiegato che i risultati di molti tamponi non erano ancora arrivati nel momento in cui sono stati resi noti i numeri. All’ospedale Sant’Anna il numero di pazienti ricoverati per coronavirus è arrivato a 57 (di questi 9 sono in rianimazione), i comaschi sono 36. Erano 20 nella mattinata di lunedì.

Tra i nuovi casi noti da registrarne due in Brianza e due nella cintura comasca verso l’Erbese.

I nuovi contagi

Dopo Novedrate e Arosio, anche Carugo registra un primo contagiato da Coronavirus. La notizia si è diffusa nella mattinata di ieri quando l’Ats ha confermato la positività di un residente al tampone: si tratta di un uomo, mezza età, ricoverato in un ospedale dell’alta provincia di Como. «Abbiamo chiamato la famiglia per esprimere loro la nostra vicinanza. E metterci a disposizione qualora avessero bisogno di aiuto dal momento che sono in isolamento domiciliare» ha commentato il sindaco Daniele Colombo che ha scelto di rispondere all’emergenza attivando una serie di servizi per il territorio. Quanti sono anziani o con patologie che non consentono di spostarsi dall’abitazione, l’ente mette a disposizione i Servizi sociali che effettuerà la consegna di pasti, spesa e farmaci a domicilio (chiamare dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 12,30, lo 031.758193).

Anche a Cermenate si registra un caso di contagio. Ad annunciarlo è stato lo stesso sindaco Luciano Pizzutto, attraverso un videomessaggio. Si tratta di un 60enne che è stato ricoverato al Niguarda di Milano.«Oggi mi è stato comunicato il primo caso di positività - ha spiegato - Per precauzione è stato ricoverato, in quanto ha delle patologie pregresse». Pizzutto ha voluto comunicare tempestivamente la notizia, invitando però i cittadini a mantenere la calma e soprattutto ad avere comportamenti responsabili: «C’era da aspettarselo, sta accadendo in tutti i paesi, è il primo caso ma non sarà l’ultimo. Continuiamo a restare tranquilli, usciamo solo per il necessario, per andare a lavorare e a fare la spesa». Allo stesso tempo si è rivolto soprattutto ai più giovani: «Li invito ad aiutare i propri anziani per fare le spese per i bisogni quotidiani».

Primo caso anche a Tavernerio. A comunicarlo alla cittadinanza via social è stato lo stesso sindaco, Mirko Paulon, dopo aver ricevuto comunicazione dall’Ats. L’uomo, di mezza età, risiede con la famiglia nella frazione di Urago. La moglie e la figlia, come da prassi, siano state immediatamente sottoposte a isolamento domiciliare. Ad Albavilla è una donna a essere risultata positiva al tampone. Per lei nessun ricovero in ospedale: non è in gravi condizioni.

Nel frattempo il Sant’Anna ha ricavato 58 nuovi posti letto dedicati all’emergenza Covid nel reparto di chirurgia. A questi si aggiungono i 30 posti tra malattie infettive e quelli nella medicina d’urgenza e i 9 in terapia intensiva (potrebbero arrivare a 12). Inoltre l’ex area sosta delle ambulanze fuori dal pronto soccorso è stata riempita di lettighe per persone da sottoporre a tampone.

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