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Sabato 15 Ottobre 2022
Le mura di Como raccontano la guerra con Milano
Archeologia Il confronto tra le evidenze archeologiche e il poema scritto dall’Anonimo Cumano ha permesso a un giovane ricercatore di ricostruire le fortificazioni di Como e del lago nel conflitto, perduto, che durò dal 1118 al 1127

Le mura medievali che circondano Como, alte e severe, incutono ancora oggi rispetto secoli dopo la loro edificazione, voluta da Federico Barbarossa nella seconda metà del XII secolo.
Ma un’altra cortina muraria ha cinto la città per un periodo molto più lungo e non è più emergente, o, almeno, si conserva in alcuni punti ed ancora oggi talora appare in occasione di lavori edilizi urbani. Questa prima cinta ha una storia interessantissima e molto lunga, infatti fu costruita dai Romani nel I sec. a.C. (e un buon tratto è visibile all’interno del Liceo Sociopsicopedagogico Teresa Ciceri di Via Carducci) e fu rinforzata con delle torri nei secoli finali dell’impero, quando divenne più pressante la necessità di difendersi. Così all’inizio del VI sec. d.C. Como raggiunse il massimo livello di fortificazione per quanto riguarda l’antichità, tanto che infatti fu definita “munimen” cioè “baluardo” della pianura.
Caduto l’impero romano, le mura progressivamente andarono in rovina.
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