È tornato il grande caldo, un pericolo da cui tutelare chi è più avanti con l’età

I rischi I più esposti sono i pazienti con patologie croniche. Dal cuore ai reni, ecco perché è importante seguire alcune regole precise

Il caldo estivo è arrivato anche in città e ha portato con sé qualche disagio per i cittadini. Le temperature elevate possono essere potenzialmente pericolose per tutti, ma ci sono alcune fasce di popolazione più a rischio, in particolare gli anziani che soffrono di patologie croniche. «Le ondate di calore possono essere problematiche un po’ per tutti – spiega Roberto Pusinelli, primario del Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Anna e direttore e capo Dipartimento Emergenza Urgenza di Asst Lariana – ma è chiaro che le persone anziane e quelle con patologie croniche sono più a rischio. Ecco perché è importante seguire alcuni accorgimenti».

Attenti a non generalizzare

Quando si parla di anziani, come sottolinea il primario, non bisogna così generalizzare, in quanto, anche in questa fascia di età si è in grado di affrontare il disagio legato al caldo. La risposta dei sistemi fisiologici di compenso nei confronti del caldo, possono tuttavia essere più tardivi nell’attivazione e meno efficaci rispetto ad una persona di più giovane età. Ecco perché il primo consiglio è, se si hanno particolari patologie e si seguono terapie, di rivolgersi al proprio medico di famiglia o specialista per un controllo generale. Alcune terapie, infatti, come quelle per l’ipertensione, potrebbero dover essere modificate. Una scelta che però va concordata con il proprio medico in quanto il fai da te potrebbe rivelarsi pericoloso. Si tratta di controlli che, se effettuati in via preventiva, possono evitare situazioni di scompenso dell’organismo con conseguente aggravamento che può portare all’ospedalizzazione. Per i pazienti cardiopatici o con malattie renali, ad esempio, è importante il controllo del peso corporeo.

«Le problematiche dell’anziano – aggiunge - sono di frequente gravate dalla possibile concomitanza di problemi di salute, a volte anche cronici, a carico del sistema cardiocircolatorio e respiratorio, che espongono la stessa persona ad una gravità maggiore delle conseguenze all’esposizione al caldo». Proprio queste categorie di pazienti sono quelle che, in occasione dei primi caldi registrati in città, hanno avuto la necessità di essere trasportate in pronto soccorso.

Il principale nemico? La disidratazione

Gli anziani devono così seguire le norme di prevenzione che valgono un po’ per tutti, ricordandosi però per prima cosa che uno dei principali nemici per loro è la disidratazione. «Le persone anziane – conferma Pusinelli – spesso hanno un minor senso della sete, ecco perché è importante che loro stessi, o i loro familiari, verifichino che ogni giorno si assuma acqua con regolarità». Proprio per agevolare l’idratazione delle persone anziane oggi sono in commercio dei gel a base di acqua che possono essere tenuti in frigorifero e che agevolano l’idratazione. L’alimentazione deve essere leggera ma bilanciata nei nutrienti.

Attività fisica solo nelle ore più fresche

«È importante anche soggiornare nelle ore più calde in ambienti freschi e areati – aggiunge il primario – un aiuto può venire da ventilatori ma anche dai condizionatori, tenendo presente però che la temperatura non deve essere inferiore ai 4/5 gradi rispetto a quella dell’ambiente esterno». Effetti benefici possono avere docce con acqua tiepida, il lavaggio del viso o delle estremità. Un abbigliamento traspirante favorisce la dispersione di calore corporeo. Gli anziani che sono abituati a fare attività fisica, ma anche una camminata quotidiana all’aria aperta, possono continuare a farlo, prediligendo però zone ombreggiate come i boschi, oppure uscendo nelle prime ore del mattino quando le temperature sono ancora sopportabili.

Oltre a un controllo dal proprio medico se si hanno particolari patologie, quando si è in partenza per le vacanze è bene verificare di avere la giusta quantità di farmaci con sé. Non bisogna dare per scontato, infatti, che questi farmaci siano reperibili ovunque. Spesso, infatti, le prescrizioni possono essere diverse anche solo in Italia da regione a regione. Tra questi farmaci ci sono, ad esempio, quelli per l’ipertensione, per il diabete o per problemi cardiaci, ma anche per altre patologie importanti che necessitano di un trattamento specifico e costante.

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