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Mercoledì 11 Gennaio 2023
La nuova frontiera della medicina moderna: mai più senza una “foto”
Tecnologia La diagnostica per immagini serve ormai al 98% dei pazienti. Tac, mammografie, risonanza: la ricerca scientifica ha compiuto grandi passi

La diagnostica per immagini rappresenta l’insieme degli esami radiologici che, attraverso la valutazione dell’anatomia e la funzionalità di organi e apparati del corpo umano, è finalizzata alla diagnosi e talvolta ai trattamenti. È un settore della medicina che si è molto sviluppato in questi ultimi anni.
«Oggi – spiega Alberto Aliprandi, responsabile del servizio di Radiologia e diagnostica per immagini dell’Istituto Clinico Villa Aprica - secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, si ricorre alla diagnostica per immagini circa nel 98% dei casi del percorso di cura del paziente. È, infatti, impensabile che un paziente si sottoponga a intervento o a trattamento oncologico, senza aver eseguito un percorso di diagnostica per immagini che abbia definito nel dettaglio il suo problema».
Le metodologie in uso
Come sottolinea il medico questo ha fatto si che alla radiografia tradizionale si siano affiancate altre apparecchiature come Tac e Risonanze magnetiche o gli apparecchi ecografici. «Queste apparecchiature si sono sempre più evolute – conferma lo specialista –. Ad oggi, sono state installate in Italia le più avanzate Tac di tipo spettrale in grado di una migliore caratterizzazione dei tessuti. È consuetudine trovare nelle strutture ospedaliere italiane Tac multistrato che permettono esami sempre più rapidi nel rispetto degli standard europei in materia di quantità di emissioni di raggi X a cui è sottoposto il paziente».
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