Luci blu contro i batteri: nuove frontiere
nella cura dell’acne

La malattia Tipica infiammazione degli adolescenti, oggi può essere contrastata con detergenti e creme: «Le ricerche confermano l’efficacia dell’uso dei led»

L’acne è un’infiammazione delle ghiandole sebacee che si manifesta con brufoli, papule, pustole e comedoni. È uno dei disturbi dermatologici più comuni che interessa 9 adolescenti su 10, ma può esordire anche in età adulta. Non è solo un problema estetico ma una vera e propria malattia che interessa le variazioni a livello quantitativo e qualitativo del sebo prodotto dalle ghiandole pilosebacee. «Oggi sono diverse le soluzioni per il trattamento dell’acne, farmacologiche e non – spiega il professor Antonino Di Pietro, fondatore e direttore scientifico dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano – ma affinché siano efficaci è importante rivolgersi a un dermatologo che possa consigliare la terapia o i prodotti più adatti. Attenzione anche al fai da te che potrebbe peggiorare la situazione e favorire la formazione di cicatrici». Sebbene oggi ci siano strumenti utili per il trattamento della malattia, infatti, ancora molte persone, soprattutto tra i più giovani, presentano cicatrici sul volto che con il tempo possono risultare sempre più difficili da trattare. «La terapia dell’acne è come un abito su misura – aggiunge lo specialista - non esiste una terapia universale. Il dermatologo a seguito della visita può prescrivere dei farmaci, ma anche degli integratori o dei prodotti a base di creme antibatteriche non farmacologiche».

Creme e integratori

Spesso sono sufficienti detergenti e creme non farmacologiche che vanno ad agire sulla qualità del sebo per migliorare la situazione. Molto efficace si è rivelato il complesso Alusil, attivato dall’unione di Alukina e microsfere d’argento. L’Alukina è un composto naturale capace di regolare la ghiandola sebacea, mentre le microspugne d’argento sono utili per combattere i batteri patogeni dell’acne.

«Ottimi risultati sono stati riscontrati con creme contenenti Alusil – dice ancora il professore – ma anche con delle maschere a base di questo complesso e di argilla verde che ha proprietà dermopurificanti. Il prodotto ha così anche un’azione antibatterica, frenando la crescita di batteri che sono la causa del peggioramento e del prolungamento dell’acne».

Utili sono anche gli integratori a base di inositolo, myo inositolo, zinco, biotina, glutatione o echinacea. Quando questi trattamenti non sono sufficienti è necessario passare a dei farmaci che vanno ad agire sul sistema ormonale, come la pillola anticoncezionale, o con un derivato della vitamina A e cioè la isotretinoina.

Al Dermoclinico di Milano gli esperti sfruttano anche le proprietà del trattamento Dermo need che prevede l’applicazione di sostante funzionali ad alta concentrazione il cui assorbimento viene amplificato con l’uso di luci Led a uso medico.

«Le ricerche – prosegue Di Pietro – hanno dimostrato l’efficacia di particolari luci Led. In particolare, quelle blu hanno la capacità di frenare la crescita dei batteri e quindi sono efficaci per l’acne perché vanno a eliminare la componente infettiva, mentre le luci arancione/rossa sono rigeneranti, quindi favoriscono la guarigione dei brufoli e frenano la formazione di cicatrici».

Trattare le cicatrici

Per le cicatrici, invece, è possibile fare qualcosa?

«Può essere utile utilizzare sieri e creme a base di Fospidina che è un rigenerante della pelle e aiuta il ripristino della sua integrità quando il brufolo sta guarendo. Se, invece, le cicatrici si sono già formate ci sono due strade da seguire. Se la cicatrice è giovane - continua il medico - si possono eseguire delle micro-iniezioni con acido ialuronico naturale, quando è profonda e fibrosa si va ad agire con il laser».

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