Sud America, Asia e Africa: tra profilassi e vaccinazioni prima della partenza

Mete esotiche Ci sono malattie come la malaria dalle quali proteggersi. Prima di partire è fondamentale rivolgersi a un ambulatorio specializzato

Dopo il lungo stop legato alla pandemia, sono in costante aumento, negli ultimi mesi, le partenze per mete internazionali, non solo per turismo, ma anche per lavoro o esperienze di volontariato. Prima di spostarsi in zone a rischio per la salute è sempre importante rivolgersi ad un ambulatorio di profilassi internazionale in modo da conoscere eventuali obblighi vaccinali, ma soprattutto le raccomandazioni previste.

«Tutti i viaggiatori che si recano in paesi come Africa, Asia e Sud America – spiega Luciana Pulitanò, dirigente medico di Asst Lariana e referente dell’Ambulatorio di profilassi del viaggiatore internazionale - possono andare incontro a molteplici rischi. Uno dei più frequenti è senza dubbio la diarrea del viaggiatore che è dovuta all’ingestione di alimenti contaminati da germi o da loro tossine».

La diarrea può essere accompagnata anche da nausea, vomito, crampi addominali e febbre. Fondamentale, per evitare questa sindrome, l’adozione di precauzioni comportamentali come bere solo acqua o bibite in bottiglie confezionate, evitare il ghiaccio e l’acqua del rubinetto (anche solo per lavarsi i denti), mangiare cibi ben cotti, evitare frutta e verdura crude e carni poco cotte.

«È opportuno anche evitare cibi provenienti da venditori ambulanti (streetfood) – aggiunge il medico – in quanto possono essere soggetti alla contaminazione da parte di insetti o sottoposti a temperature non idonee. Importante inoltre ricordare di non abbassare la guardia anche se si soggiorna in hotel o alloggi di lusso in quanto, se in quel paese il sistema di potabilizzazione delle acque non funziona, il rischio rimane comunque alto». Per prevenire molte malattie a trasmissione fecale-orale esistono vaccini come quello antitifico, anti epatite A e anticolerico.

«Oggi esistono molteplici vaccini – conferma Pulitanò – così come diverse alternative per la profilassi se si parte per zone a rischio. È sempre importante però rivolgersi con anticipo ai centri di profilassi internazionale sia per avere tutte le informazioni utili, sia per pianificare una profilassi con i tempi più adeguati. La maggior parte dei vaccini, per esempio, per stimolare una risposta immunitaria deve essere eseguita almeno dieci-quindici giorni prima della partenza».

Un altro rischio significativo è rappresentato dalla malaria che si contrae attraverso la puntura di una zanzara. Si tratta di una malattia che, se non diagnosticata e curata precocemente, può essere anche pericolosa per la vita. «Per quanto riguarda la malaria – aggiunge la specialista – è molto importante la profilassi comportamentale che ha l’obiettivo di evitare di essere punti dalle zanzare infette. Tra questi comportamenti ci sono quello di indossare indumenti che coprano la maggior parte del corpo, usare repellenti cutanei e alloggiare preferibilmente in locali climatizzati o con le finestre schermate da zanzariere, nonché utilizzare zanzariere sopra il letto, da rimboccare sotto il materasso ».

Nei luoghi però dove il rischio è molto elevato, alla profilassi comportamentale va associata anche quella farmacologica. «Questa profilassi – precisa Pulitanò – va sempre iniziata prima della partenza, proseguita durante tutto il soggiorno e per un certo periodo, a seconda del tipo di farmaco, anche al rientro. I farmaci antimalarici conferiscono una protezione del 93-95%, quindi, non essendo una protezione assoluta, è importante allertarsi in caso di sintomi predittivi». I sintomi generalmente compaiono dopo 7-15 giorni dalla puntura della zanzara infetta. Solitamente sono molto simili a quelli di un’influenza e cioè febbre, anche alta, mal di testa, vomito e diarrea.

Se non prontamente diagnosticata e curata, la malaria può rapidamente evolvere in forme gravi e mortali. Alle prime avvisaglie è pertanto importante rivolgersi al proprio medico curante e informarlo che si è stati di recente in un paese dove è presente la malattia, in modo che il medico stesso possa avviare tutti gli accertamenti necessari.

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