Finito anche il secondo muro
Attesa la sospensione dei lavori

Il sindaco Stefano Bruni aveva chiarito che la posa del secondo muro era indispensabile per evitare di pagare penali all’azienda che, altrimenti, non avrebbe più avuto altre attività da compiere sul cantiere. E adesso? Adesso bisognerà capire cosa intende fare l’amministrazione comunale

COMO - Anche il secondo muro - pure questo da tagliare (almeno in parte) è praticamente finito. La costruzione era iniziata l’11 novembre scorso spiegata così dal Comune: «Pannelli che rivestono le palancole poste nell’acqua a protezione delle due piazzole di fronte a piazza Cavour che emergeranno dal piano del muro di sponda attuale di circa un metro e 20 centimetri. La loro altezza, tuttavia, verrà risagomata, ossia tagliata, alla quota che sarà stabilita nel nuovo progetto di variante generale, che è in corso di definizione da parte dei tecnici comunali, provinciali e regionali».

Il sindaco Stefano Bruni aveva chiarito che la posa del secondo muro era indispensabile per evitare di pagare penali all’azienda che, altrimenti, non avrebbe più avuto altre attività da compiere sul cantiere. E adesso? Adesso bisognerà capire cosa intende fare l’amministrazione comunale. L’articolo 16 del capitolato speciale d’appalto siglato tra Palazzo Cernezzi e la società veneziana Sacaim (che ha vinto la gara per la realizzazione dell’opera) prevede una possibilità e, cioé, che «fuori dei casi previsti dal precedente comma (vengono normate le sospensioni a causa del maltempo, ndr) il responsabile unico del procedimento (si tratta del dirigente comunale Antonio Ferro, ndr) potrà per ragioni di pubblico interesse o necessità, ordinare la sospensione dei lavori per un periodo di tempo che, in una sola volta o nel complesso se a più riprese, non superi un quarto della durata complessiva prevista per l’esecuzione dei lavori stessi e mai per più di sei mesi complessivi».

A questo probabilmente al Comune non resteranno altre strade anche perché la maxi variante al progetto (che prevede l’abbattimento di tutti i muri) sarà pronta entro fine anno e il muraglione potrà essere abbattuto da febbraio come annunciato venerdì al Pirellone dal Governatore Roberto Formigoni. Fino ad allora, quindi, l’impresa non avrà altre attività. Impossibile anche prevedere l’avvio del secondo lotto (da Sant’Agostino a piazza Cavour) per due motivi: anche lì il progetto va rivisto e, inoltre, le chiatte attualmente nel tratto verso i giardini a lago potranno essere spostate una volta completato il lotto senza contare che non possono essere occupati contemporaneamente tutti i pontili.

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