Albergatori con il Britannia
«No alla tassa di soggiorno»

Il presidente Cassani: «Anche noi pronti a presentare ricorso al Tar. E a Griante il regolamento comunale è inaccettabile»

Si allarga il fronte del no nei riguardi della imposta di soggiorno che sta penalizzando il turismo in un momento assai delicato.

Nella polemica in atto sul ricorso al Tar del Britannia Excelsior di Griante avverso le modalità di introduzione dell’imposta scende in campo con una nota pesantemente critica il presidente dell’associazione albergatori Lago di Como Roberto Cassani.

«Voglio testimoniare il sostegno personale e della associazione da me presieduta aderente a Confcommercio all’iniziativa dei coniugi Whieldon-Luchina - dichiara Cassani - tanto che ci rendiamo disponibili a costituirci al loro fianco».

«Nel caso di Griante - sottolinea il presidente degli albergatori - ritengo inaccettabili i termini del regolamento comunale da poco introdotto e vorrei rammentare al sindaco ciò che la norma prevede. Ossia, l’introduzione della tassa deve essere deliberata e comunicata entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di imposizione, la destinazione turistica deve essere determinata sentite le associazioni di categoria quindi la nostra, il soggetto passivo è il turista e è assolutamente improprio trattare il gestore al pari di un esattore contabile per conto del comune».

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