Ancora negozi pieni
I saldi fanno boom
grazie ai turisti

La prima domenica conferma l’avvio positivo

Molteni (Tessabit): «Numerosi clienti stranieri»

La titolare di Seveso: «Cresce la spesa media»

Quasi ovunque gli sconti sono partiti dal 30% e non dal 20% come negli ultimi saldi invernali. Però le vendite sono andate meglio rispetto a un anno fa. Questa volta per di più i commercianti comaschi sono reduci da una stagione regolare mediamente soddisfacente o nella peggiore delle prospettive non catastrofica come avevano temuto all’inizio dell’autunno.

Risultato ne è che anche ieri, secondo giorno di saldi invernali, pur con meno presenze in centro rispetto al “pienone” di sabato e, soprattutto, come meno persone che entravano nei negozi, con sfumature di ottimismo più o meno marcate quasi tutti hanno confermato che gli affari sono andati meglio del 2014. «Sabato è andata benissimo, ieri è stato più tranquillo ma è andata comunque bene - dice Enrico Butti, titolare di Butti in via Luini - Quest’anno partiti con il 30% di sconto per dare più impulso agli acquisti».

Ribassi già importanti

Sempre in via Luini, Viviana Seveso, titolare del negozio di abbigliamento che porta il suo cognome, ha preferito partire con il 20% per le nuove collezioni: «Poi scaleremo - spiega - A novembre abbiamo venduto pochissimo e prima di Natale abbiamo venduto molti accessori a prezzo medio-basso. Sono andati guanti, sciarpe, cappelli. Ci sono rimasti i capi importanti e abbiamo iniziato a venderli bene da sabato, con i saldi».

La disponibilità di spesa in effetti sembra crescere di pari passo con gli sconti. «Prima la spesa media era tra i 100 e i 150 euro, adesso 250-300», aggiunge la titolare. E indipendentemente dal livello dei prezzi la tendenza si conferma altrove. «Certo, anche qui spendono di più con i saldi. Sembrava aspettassero solo quelli», spiega Martina Gargioni di Only, in via Indipendenza.

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