«Cantù, il crinale cambierà volto
Ma la Porta Ferraia non si tocca»

Il Comune conferma: piano di recupero nella proprietà Scotti

««L’area presenta potenziale rischio archeologico »

Un progetto sul recupero della proprietà Scotti esiste, ma la Porta Ferraia sarà salvaguardata da un apposito vincolo. E non verrà demolita e ricostruita neanche la muratura che la contiene.

Dopo le indiscrezioni degli scorsi giorni, ecco le conferme: è già stato rilasciato dal dirigente dell’area “Gestione del Territorio”, architetto Giuseppe Ruffo, lo scorso 25 febbraio un regolare “permesso di costruire”, il numero 489/13: il riferimento è al 2013 in quanto l’iter è stato avviato lo scorso anno.

Il 21 ottobre del 2013 infatti Angela Anna Brambilla, discendente della storica famiglia Scotti, ora residente a Savosa in Svizzera, ha presentato un progetto per alcuni edifici situati in via Carlo Annoni 5. Come si desume dallo Stato d’anime dell’Archivio di San Paolo il capostipite Paolo Scotti, originario di Arcore si era trasferito a Cantù nel 1863 al caffè della Posta in piazza Grande: dalla sua casa parlò ai canturini Garibaldi nel 1866.

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