Coletti: grave la sanatoria
per le nuove slot

«Il vescovo di Como: Se ci sono da cercare risorse per far fronte alla situazione - spiega mons. Coletti - si vada altrove, ma non si vada su qualcosa che può fare del male alla gente»

«È il prevalere sempre della ricerca di vantaggi economici. La cosa drammatica è che questo avvenga anche da parte dell’istituzione pubblica. La prima preoccupazione dell’istituzione pubblica dovrebbe essere quella di salvaguardare il bene comune, non quella di fare cassa».

Ë il commento alla Radio vaticana di mons. Diego Coletti, vescovo di Como, alla sanatoria delle multe alle new slot prevista nel decreto del governo. «Se ci sono da cercare risorse per far fronte alla situazione - spiega mons. Coletti - si vada altrove, ma non si vada su qualcosa che può fare del male alla gente. Non sono contrario in linea di principio al gioco, anzi, proprio a difesa della sanità e della bellezza del gioco, vorrei vederlo sganciato dalle scariche di adrenalina dell’azzardo, del guadagno e dell’ingaggio. Quando si infilano dentro i soldi - aggiunge -, si ruba alla gente la bellezza del gioco, non si ruba soltanto la salute a quelli che ci cascano in maniera patologica. La situazione di crisi difficile, pesantissima, in cui si dibattono molte persone - osserva quindi mons. Coletti -, non fa che da incentivo a questo sogno del guadagno facile. Nove volte su dieci, a essere ottimisti, si traduce invece in una perdita secca di quel poco di risorse che uno può avere in mano, con la conseguenza di arrivare persino ai suicidi o alle violenze in famiglia o agli atti di disperazione più drammatici, proprio perché si parte già da una condizione minacciata dalla crisi economica in atto e non ci si accorge che, incentivando il gioco d’azzardo, la minaccia non diminuisce, ma aumenta e dilaga».

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