Como, festa e sciopero
Rivolta dei turisti

Ieri migliaia di presenze per la festa in Svizzera Ma corse ridotte dei battelli e funicolare ferma

Como

Delusi e costretti a cambiare programma: i primi turisti in città hanno dovuto rinunciare a perle quali Bellagio e Brunate, per lo stop di funicolare e battelli nello ore centrali di ieri per lo sciopero che ha interessato anche bus e treni.

Ma non è andata meglio a chi ha scelto l’auto: troppi comaschi hanno scelto la macchina per dribblare lo sciopero oltre ai migliaia di svizzeri - ieri in festa per San Giuseppe - arrivati in città per lo shopping. In città si sono registrati rallentamenti un po’ ovunque, specie in tarda mattinata dove si procedeva a passo d’uomo: soprattutto da viale Lecco a via Sirtori passando per via Dante e lungolago con i parcheggi presi d’assalto in tutta la città. «Niente funicolare e battelli: sono veramente delusa, ci rimetteremo in auto è l’unica alternativa - sentenzia Jeannai Kenre da New York - siamo arrivati apposta da Milano».

I visitatori scuotono la testa di fronte alla porta sbarrata della funicolare e alla biglietteria della Navigazione con la scritta “sciopero” in tutte le lingue. Tra i turisti c’è amarezza: c’è chi non sa se potrà mai fare ritorno in città e ha perso un’occasione irripetibile. Ma in tanti tengono anche ad esprimere comprensione per i lavoratori che esercitano il diritto allo sciopero. Come due insegnanti con centodieci ragazzi in gita dalla Puglia che hanno dovuto cambiare i programmi: solo un giro fino a Torno. Un paio di equipaggi non ha aderito allo sciopero e quindi qualche battello si è visto partire anche al di fuori delle fasce di garanzia, ma con corse limitate al primo bacino. Scuote la testa anche Gema Mestres da Barcellona: «No Brunate, no Bellagio, non abbiamo nessuna fortuna oggi: è un grosso peccato perché siamo qui solo per oggi».

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