Como: gli cadde una pertica in testa
Aspetta i soldi dal 2012

Fu colpito dall’attrezzo di una cinquantina di chili che, durante il saggio di Natale nella palestra della scuola di via Giussani.

Como

«Mi cade la pertica in testa. Aspetto giustizia dal 2012». Sono deluso dall’atteggiamento tenuto dal Comune. Ho subito un danno, a seguito del quale ho perso il lavoro e in più mi sento preso in giro».

Claudio Rigoglioso, 42 anni, aspetta dal 2012 un risarcimento per essere stato colpito da una pertica di una cinquantina di chili che, durante il saggio di Natale, si è staccata da una parete della palestra della scuola di via Giussani, dove Claudio stava assistendo allo spettacolo della classe di suo figlio, allora in seconda elementare. «Ero seduto su una panchina – racconta – quando mi sono sentito colpire in testa, ho saputo poi essere stata una pertica che si era staccata dal suo supporto. Ho sentito il dolore e sono svenuto. Fino a un attimo prima avevo in braccio mia figlia di 9 mesi. Avesse colpito lei o un altro bambino li avrebbe uccisi. Sono finito all’ospedale e a causa delle conseguenze di questo incidente ho perso il lavoro.

«In tutto questo? Aspetto ancora il risarcimento dal Comune dal quale non ho ricevuto nessuna attenzione, anzi solo atteggiamenti sgarbati.Quando sono andato a portare i documenti all’Aler per chiedere una casa popolare e mi sono sentito rispondere male». Rigoglioso all’Aler ieri ci è arrivato perché, con il solo stipendio della moglie e due figli di 8 e 2 anni a carico non riesce a sostenere il costo dell’affitto della casa in via Dante dove abita ora.

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