Como, scritte sul Broletto
Il Comune vuole i danni

Palazzo Cernezzi parte civile nel processo contro i vandali

Il sindaco Lucini: «È un monumento simbolo. Nessuna tolleranza»

Como

L’amministrazione comunale si costituirà parte civile nei confronti dei cinque ragazzi che hanno imbrattato il Broletto con bombolette spray. Le parole dell’assessore Marcello Iantorno si sono già trasformate in fatti.

Perchè la maschera e la tag Kino in vernice nera sono l’emblema della sfida lanciata da tutti i giovani che arrivano in città con una bomboletta. Se la passano liscia loro, la passeranno liscia tutti.

Anna Ballerini, la fondatrice del gruppo Per Como pulita, una che si spacca la schiena tutte le domeniche a strofinare monumenti imbrattati, dice che bisognerebbe mettere i nomi sul giornale.

«Passi i tre minorenni ma i due maggiorenni non è giusto che non diano i loro nomi - dice la Ballarini -. Se uno ruba il nome lo fanno, se uno imbratta un monumento no. Ma si tratta di un reato ugualmente grave».Il sindaco Mario Lucini: «È un monumento simbolo. Nessuna tolleranza». E applaude il passante che ha chiamato la polizia locale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA