Hotel Hilton in via Borgovico
«A Como per il gossip e il lusso»

Il direttore senior della prestigiosa catena di alberghi spiega la decisione di sbarcare in città

Il lago di Como ha una forte attrattiva internazionale ed ha tutte le carte in regola per diventare punto di riferimento dei nuovi mercati emergenti.

A tessere le lodi della nostra città è Alan Mantin, direttore senior per lo sviluppo in Sud Europa e Nord Africa di Hilton Worldwide, che spiega così la decisione dell’importante catena alberghiera di aprire un hotel in via Borgovico, nell’ex Subalpina: «Como ha una sua connotazione particolare che la rende riconoscibile, e all’estero è molto famosa anche grazie al gossip. Inoltre è vista come un importante centro per il lusso».

Cultura, paesaggio, tradizioni, ma non solo. A far emergere il nostro capoluogo tra le tante città soggette allo studio di fattibilità che ha preceduto la scelta del gruppo, c’è anche la posizione strategica. «È vicino a Milano ed è accessibile da tre aeroporti – racconta ancora Mantin – per chi come noi ha un bacino di 40 milioni di titolari carta Hilton è fondamentale».

L’hotel, che aprirà nel 2017, mira ad essere accessibile tutto l’anno e rappresenterà un centro di sviluppo anche per l’economia e l’occupazione del territorio. «A pieno regime avremo circa 80 dipendenti diretti – aggiunge – ai quali bisognerà aggiungere tutto il lavoro dell’indotto creato da un grande albergo. Si tratterà di posti di lavoro che saranno destinati a personale locale, che peraltro sarà anche preventivamente formato». Una scommessa che Hilton è pronta a vincere, e per la quale nemmeno l’ombra di Expo sembra fare paura.

«Non si apre un albergo legandolo a un evento, per quanto importante possa essere - conclude Alan Mantin - altrimenti il rischio è quello di rimanervi legati. Noi invece crediamo molto nell’individualità di Como e nella sua capacità di attrarre turisti per ciò che può offrire».

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