Il direttore del Consorzio dell’Adda
«Il lago in piazza? Le paratie servono»

Il direttore dell’ente di regolazione Luigi Bertoli «L’alternativa è tenere il lago basso, ma non posso farlo» E chiarisce: «Rispetto agli anni Quaranta livelli inferiori»

Dice che «la regolazione è migliorata» ma che, di fronte a «grandi quantitativi d’acqua» come quelli dei giorni scorsi c’è poco da fare. Il direttore del Consorzio dell’Adda Luigi Bertoli che, come sempre quando il lago arriva in piazza Cavour (decisamente molto meno rispetto al passato) finisce sul banco degli imputati, spiega che lui, che regola le dighe di Olginate, di alternative ne ha solo due per evitare le esondazioni. Una, però, è impraticabile, come chiarisce.

«O teniamo il lago mezzo vuoto - dice l’ingegnere - ma questo non posso farlo perché io come Consorzio ho come scopo statutario quello di ottimizzare l’utilizzo dell’acqua, oppure non posso non rilevare che se il cantiere delle paratie fosse stato completato come previsto il problema non si porrebbe nemmeno. Tra l’altro quando vengo convocato con tutte le autorità il tema che viene sempre posto è quello della siccità estiva».

Il lago di Como viene da decenni utilizzato di fatto come una diga, attraverso la regolazione dei livelli a Olginate in base a una concessione che risale addirittura al 1942. Del resto che le acque del lago di Como si trovino al centro di business milionari a monte (idroelettrici) e a valle (coltivazioni) è un fatto noto, come lo sono le polemiche che periodicamente si ripropongono sui danni alle sponde rivierasche. «Facciamo quello che possiamo - aggiunge Bertoli - Il primo aprile siamo stati tutti convocati in Regione e la questione era cosa fare per limitare una ipotetica crisi idrica nel periodo estivo. È necessario trovare un compromesso e con la regolazione facciamo il meglio possibile. Abbiamo i modelli matematici, se teniamo il lago semivuoto e non piove poi a metà luglio abbiamo mezza Lombardia in crisi idrica a cui si aggiunge anche una parte dell’Emilia Romagna. Proprio in quella sede sono stato io a dire di non dimenticare piazza Cavour e Como. Sono io a difendere Como...». Lo zero idrometrico di Malgrate è lo stesso da sempre, ma il lago secondo il direttore del Consorzio dell’Adda viene tenuto più basso rispetto al passato. «I limiti - dice - sono quelli fissati nel 1942, ma di fatto il livello si è autolimitato poiché la piazza è scesa di qualche decina di centimetri. La soluzione per evitare anche le esondazioni che, come in questo caso non potevano essere previste visto l’enorme quantità d’acqua che si è concentrata in pochissimo tempo? Le paratie. I soldi sono già stati stanziati da tempo e quando politici e progettisti ormai diversi anni fa avevano deciso di farle non è che l’obiettivo era quello di rovinare la piazza. Auspico che vengano completate il prima possibile, con quelle si avrebbe la certezza di non avere più il problema».

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