La diga cambia volto e diventa più grande
Per il monumento di Libeskind

Brunati: «Doppi turni e lavori fino a tarda sera»

Il tondello in fondo alla diga foranea non esiste più. O, almeno, non più come i comaschi erano abituati a vederlo. Il porfido è stato tolto quasi completamente e dal fine settimana scatteranno anche le palificazioni, la fase più difficile. Tutto è finalizzato al posizionamento del monumento di Daniel Libeskind.

«I lavori sono iniziati lunedì - spiega il responsabile del cantiere Daniele Brunati - con una gettata di calcestruzzo speciale in acqua per l’impermeabilizzazione dei due metri sottostanti il tondello. Il cemento è stato realizzato dal gruppo Foti. Sono stati poi fatti dei microfori dall’azienda Uretek e domani verrò messa la resina sintetica che andrà ad amalgamare la massicciata del corpo del tondello, che sarà un prefabbricato di Roda Acciai. Venerdì o, al più tardi, lunedì, si entrerà nella fase delle palificazioni». Brunati precisa anche che il tondello originale «non sarà interessato da pesi extra».

Il cantiere sta procedendo velocemente. «Ci stiamo muovendo su doppi turni - aggiunge Brunati - e abbiamo fatto la gettata fino alle 23. Procediamo a ritmo serrato, ma dobbiamo tenere conto che si tratta di un cantiere di alta tecnologia con spazio molto limitato. Agiamo infatti in appena 75 metri quadrati».

Il Consorzio Como Turistica, che sta eseguendo i lavori sulla diga, si riserva di fare un’ipotesi sulla durata dei lavori dopo la fase delle palificazioni, per ora si parla di inaugurazione del monumento a giugno.

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