Lago sporco, parte lo scaricabarile

Costerebbe 300mila euro la pulizia che la Provincia non è più in grado di garantire a causa dei tagli . Lusardi (Autorità di bacino): «Possiamo pagare una parte, il resto spetta al capoluogo e alla Regione»

Niente accordo, niente pulizia del lago. La svolta tanto attesa non è arrivata, sebbene tutti gli enti ormai siano convinti che il servizio debba essere affidato - dopo il passo indietro della Provincia per assenza di risorse - all’Autorità di bacino del Lario e dei laghi minori.

Non che il presidente, Luigi Lusardi, abbia qualcosa in contrario. L’ente è pronto ad accollarsi il compito, vuole però un adeguato sostegno (leggi soldi) dal Comune di Como e dalla Regione. A dispetto di entrate non certo basse, grazie ai canoni incassati per le concessioni demaniali. Servirebbero, stando alle prime stime, 300mila euro.

E così resta lo stallo. Villa Saporiti non ha i fondi per utilizzare il suo battello spazzino, quello ceduto in comodato al Comune - utilizzabile solo per la pulizia dello specchio d’acqua fino alla diga foranea - è in riparazione e non tornerà prima di un mese.

«Noi siamo disposti a farci carico del servizio - dice Lusardi - se ci danno mezzi, uomini e soldi. Possiamo anche mettere in gioco una parte delle entrate, ma non intendiamo assumerci l’onere finanziario totale. L’Autorità di bacino infatti, come stabilisce la legge regionale, rappresenta i Comuni che hanno aderito, non può rispondere anche di quelli che non hanno aderito tra cui Como, Bellagio, Carate, Moltrasio, Brienno e Sala Comacina».

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