L’ex ministro Rognoni a Lambrugo
«Italia più libera grazie ai Puecher»

Ieri in municipio la cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria

Ricordati il partigiano Giancarlo e il padre Giorgio, morto a Mauthausen

Cerimonia ufficiale ieri per la consegna della cittadinanza onoraria alla memoria a Giancarlo e Giorgio Puecher, approvata all’unanimità definitivamente dal consiglio comunale lambrughese poche settimane fa.

A ritirare l’onorificenza alla memoria era presente l’ex ministro democristiano Virginio Rognoni e Cesare Grampa, rispettivamente presidente e segretario del Centro Puecher di Milano.

Rognoni ha voluto ricordare l’importanza dei Puecher e il messaggio attuale del loro sacrificio: «Giancarlo è stato un esempio e si è speso per la libertà e la democrazia pagando con la vita - ha spiegato - Il padre morì di stenti nel nome del figlio. Anche il loro sacrifico permise all’Italia di presentarsi alla Conferenza di pace di Parigi non come popolo sconfitto, ma come popolo libero dal fascismo, che con forza e coraggio si incamminava verso la democrazia».

Il sindaco Giuseppe Costanzo ha voluto indicare ai giovani l’esempio dei Puecher e si é detto onorato di poter consegnare la cittadinanza alla memoria nel giorno della festa della Repubblica. Proprio nella commemorazione del 68esimo anniversario della Repubblica, sia l’ex ministro che il primo cittadino hanno annoverato quindi i Puecher tra i padri, con il loro sacrificio, dei valori fondanti della Repubblica.

Il riconoscimento è stato consegnato dalle mani di Rognoni a Marilena Puecher, moglie di Gianni e cognata di Giancarlo, che commossa ha ringraziato.

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