Mandò in coma un agente
A processo il luglio prossimo

Saranno passati più di due anni da quella folle notte di calcio e botte e sirene d’ambulanza, quando in Tribunale si aprirà il procedimento a carico del comasco accusato di aver sferrato un micidiale pugno a un poliziotto svizzero

Como

Saranno passati più di due anni da quella folle notte di calcio e botte e sirene d’ambulanza, quando in Tribunale a Como si aprirà il processo a carico del comasco accusato di aver mandato in coma con un pugno un agente della polizia svizzera.

È stato fissato per il 7 luglio prossimo l’inizio del processo a carico di Bruno Barone, 35 anni di Como, finito sotto accusa per lesioni gravi in seguito a un drammatico quanto futile diverbio avvenuto all’esterno di un bar di Ponte Chiasso nel giugno del 2012.

Erano i mesi precedenti gli Europei di calcio, che per l’Italia sono andati meglio di quanto si potesse pensare alla vigilia. Gli azzurri avevano appena perso malamente una partita, in quel di Zurigo, contro la Russia.

Al bar di piazzale Anna Frank, proprio di fronte alla valico con Chiasso, gruppi di amici sorseggiavano birra e chiacchieravano. All’improvviso la discussione era però degenerata.

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