Mariano: faccia a faccia
Sul lavoro è subito scontro

Ieri sera il dibattito tra Giovanni Marchisio e Andrea Ballabio prima del ballottaggio di domenica

Per entrambi la priorità è l’occupazione e cercare risposte concrete al periodo di crisi economica

Mariano deve ripartire dal tema del lavoro, per chi l’ha perso, per chi ancora non l’ha trovato e per chi dovrà dare l’esempio in qualità di amministratore.

Questo uno dei temi più dibattuti ieri sera durante il faccia a faccia organizzato da “La Provincia” tra Giovanni Marchisio (Pd, Pmb e Marianoduepuntozero) e Andrea Ballabio (Forza Italia, Insieme per Mariano e Mariano Civica e Popolare), i due candidati sindaco che domenica si sfideranno al ballottaggio.

La sala San Carlo di via D’Adda, che ha ospitato l’evento, ha faticato a contenere i cittadini che non hanno voluto perdere il confronto organizzato da “La Provincia”. L’occasione di vedere dibattere i punti salienti dei rispettivi programmi elettorali ha incuriosito e interessato non solo gli addetti ai lavori – ovviamente in sala erano presenti diversi candidati in lista con gli sfidanti -, ma anche tanti marianesi che domenica dovranno scegliere a chi affidare le chiavi della città nei prossimi cinque anni. E proprio su quella che si prospetta la sfida più difficile per il futuro a breve termine, cioè il lavoro e l’occupazione, Ballabio e Marchisio hanno presentato quelle che sono le loro ricette: «Daremo dei voucher agli imprenditori locali che assumeranno marianesi – ha dichiarato Ballabio -: parliamo di soldi veri perché è ora che chi ha dato tanto in tasse, adesso si veda restituire qualcosa. Il lavoro riparte solo se le aziende tornano a produrre e questo può avvenire solo se si abbassa la pressione fiscale e si aiutano le imprese a uscire dal ginepraio della burocrazia».

Per Marchisio, invece, «un sindaco non può dormire sonni tranquilli se i suoi cittadini hanno perso il lavoro: il primo cittadino deve essere in grado di dare una risposta. Non basta avere lo Sportello che aiuta a compilare un curriculum, ma deve fare di tutto per mettere in comunicazione gli imprenditori, le associazioni di categoria e chi cerca lavoro. A Cesano Maderno ce l’hanno fatta con 12 azioni virtuose che in pochi mesi hanno prodotto 40 posti di lavoro: da qui si può ripartire».

Ulteriori approfondimenti sui temi trattati ieri sera saranno disponibile sull’edizione de “La Provincia” di domani.

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