Posti rubati ai disabili
in tutta Cantù

Non solo all’ospedale e in piazza Parini ma anche fuori da asilo e scuole i divieti non sono rispettati

Un virus in cui si mischiano arroganza e prepotenza: l’odiosa scorrettezza di parcheggiare sui posti auto dei disabili è un fenomeno, si scopre, non limitato ad alcuni casi.

Bensì diffuso in tutto il resto della città. Corpo malato di un’abitudine che sembra tollerata. Dal centro alla frazione. Per un problema che viene definito come tale perché quotidiano. Di cui si rendono protagonisti anche le mamme e i papà che accompagnano i figli a scuola. È una vera e propria mappa dell’insolenza, quella tratteggiata da chi ha parenti disabili. Non ci sono quindi soltanto i dipendenti dell’ospedale Sant’Antonio Abate, richiamati dalla direzione. O gli automobilisti di piazza Parini, convinti che lasciare la propria auto sui posti contrassegnati dalla carrozzella non sia un problema.

Di diverso avviso, appunto, coloro che difendono la categoria svantaggiata. Ad elencare quanto accade pressoché quotidianamente è sempre Franco Moscatelli.

Servizi su La Provincia in edicola lunedì 19 gennaio

© RIPRODUZIONE RISERVATA