Processione anticrisi a Garzola
«Madonna, proteggi il lavoro»

Le associazioni di categoria chiamate alla fiaccolata cittadina

Con l’appello: «I comaschi riscoprano questo loro santuario»

Lo sguardo protettivo della Madonna del Prodigio sulla città, e quindi anche sul suo lavoro. Dal santuario di Garzola le voci delle categorie produttive comasche si uniscono e raccolgono l’invito a essere protagoniste nella processione mariana di quest’anno.

Una fiaccolata che ha alle spalle quattro anni di vita e che questa volta - come ha sottolineato don Maurizio Salvioni - vuole coinvolgere il mondo del lavoro.

Nel sacrario degli sport nautici si lancia così un duplice messaggio. Da una parte il significato dell’iniziativa, ribattezzata “La tua luce sulla città”, che giovedì 12 settembre alle 20.30 condurrà dall’Opera Don Guanella al Santuario di Garzola. E a portare l’immagine della Madonna del Prodigio (salvò una nave veneziana da una tempesta nel 1669 e per quelle che la fede non può chiamare coincidenze, arrivò nel secolo scorso sul lago di Como), saranno i presidenti di Confartigianato, Confcommercio, Ance, Unindustria. Non mancherà la Banda Baradello e alle 22 la messa celebrata dal vescovo Diego Coletti.

Le tappe della luce

Tra vetrine ricche di storia e di emozioni, di sacrifici e di coraggio, si riafferra questo filo buono, che si colora di simboli.

Gianmaria Quagelli rilegge quei 1.075 metri quadrati di percorso e li sovrappone al “chilometro della conoscenza” (lanciato dalla Camera di commercio e dal presidente Paolo De Santis), tracciando così quello della speranza.

Perché le associazioni, ieri presenti alla conferenza stampa, hanno espresso proprio questo: la fiducia che ogni imprenditore, ogni lavoratore mette quotidianamente, ciascuno a modo suo. Anche e soprattutto di questi tempi.

Lo sguardo sulla città

La fede componente indispensabile della vita, con l’Ance che ha auspicato come «riflessi di luce arrivino anche a Roma».

Un segnale importante, perché - ha insistito Giansilvio Primavesi, presidente di Confcommercio - « le aziende non agiscono per se stesse, e se funzionano, funziona il territorio». L’importanza di portare speranza è stata sottolineata anche da Lorenzo Peroni, tesoriere di Confartigianato.

Ma c’è un altro messaggio che parte da quassù. La Madonna del Prodigio è vicina a Como (tanto che il vescovo Alessandro Macchi affidò a lei e al Crocifisso la città, minacciata dai bombardamenti sul finale della guerra) e chiede di essere conosciuta più profondamente dai comaschi. Accanto alle figure che hanno reso possibile la nascita di questo santuario, da monsignor Antonio Pagani a don Luigi Galli.n

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