Tre anni per i soldi dovuti
«È la legge, non è colpa nostra»

Il direttore della ragioneria di Stato spiega il caso dell’imprenditore che ha pagato una multa non dovuta

Como

Sarebbe bello, ma non è previsto dalla legge. Quindi l’imprenditore che ha versato quasi 10mila euro per sbaglio deve aspettare per forza tre anni o comunque il tempo necessario perché la sua pratica vada in porto.

«Non è che non vogliamo darglieli prima - dice il direttore della ragioneria dello stato di Como Michele Vitale -. È che la legge prevede che i soldi possano essere erogati quando vengono stanziati i fondi, altrimenti è come se avessimo il portafogli vuoto e non glieli possiamo dare». Anche pensare di attingere ai soldi per i rimborsi del 2012 è impossibile: significherebbe privare qualcun altro che li sta aspettando da tempo. Il direttore ha esaminato la pratica dell’imprenditore che ha pagato una multa di 9.546 euro perché non si è accorto che la pena era sospesa e quindi nulla era dovuto allo Stato.

«Ha chiesto il rimborso il 13 settembre del 2013 e il 25 settembre la sua richiesta di rimborso è stata inoltrata - dice Vitale - Non è che i nostri uffici abbiano perso tempo, anzi. Ma se la legge prevede che il suo rimborso vada eseguito quando arrivano i fondi per il 2013, o si cambia la legge o andrà così». Vitale è anche disponibile ad incontrare l’imprenditore ma l’ipotesi di consegnargli i soldi prima del previsto non esiste. «Noi non abbiamo questi poteri - spiega il direttore -. Si critica spesso la burocrazia,ma la burocrazia è figlia di una legge e noi non facciamo altro che rispettarla».

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