Vespa attacca l’avvocato di Yara: scontro sui soldi per l’intervista

Il comasco Salvagni al centro di un braccio di ferro con Porta a Porta. «Ci ha chiesto 100mila euro». La replica: «Falso, solo un rimborso»

Son bordate senza esclusione di colpi quelle tra il programma di Bruno Vespa “Porta a Porta” e l’avvocato comasco Claudio Salvagni, legale di Massimo Bossetti, in cella perché fortemente sospettato dell’omicidi di Yara Gambirasio. La redazione della trasmissione Rai, infatti, ha diffuso una nota in cui accusa Salvagni di aver «chiesto una fortissima somma di denaro» per la partecipazione della moglie di Bossetti, Marita, a “Porta a Porta”. Somma non pagata, spiegano ancora dalla redazione di Vespa, perché «non è nostro costume pagare interviste a persone coinvolte in fatti di cronaca».

La furiosa polemica, che a sentire la trasmissione Rai avrà una coda al consiglio di disciplina dell’Ordine degli Avvocati di Como, è divampata dopo un’intercettazione del 19 settembre scorso tra la madre di Bossetti e sua figlia (sorella del muratore accusato di aver ucciso Yara), in cui si parlava di un’offerta da 100mila euro a Marita per la prima esclusiva uscita pubblica in televisione.

«Non voglio replicare a queste accuse per non mettermi a quei livelli» replica dal canto suo l’avvocato Salvagni . Che nell’ammettere di aver raggiunto un accordo con la trasmissione di Mediaset concorrente di “Porta a Porta”, ovvero “Matrix”, per «far ottenere alla moglie di Bossetti un rimborso spese» ci tiene a precisare che «io non ho chiesto nulla per me».

© RIPRODUZIONE RISERVATA