Villa Geno, spunta il centro benessere
Proposta degli albergatori al Comune

Entro fine anno un bando di Palazzo Cernezzi per assegnare l’immobile in affitto. Cassani: «Alcuni hotel interessati a creare una “spa” nell’area del lido, in condivisione»

Sta per aprirsi un nuovo capitolo per Villa Geno, questa volta all’insegna del benessere. Spunta infatti il maxi progetto di un gruppo di imprenditori alberghieri pronti a fare squadra per riqualificare la villa e a realizzare anche una “spa”.

Hanno presentato una proposta al Comune. L’idea è stata recepita con l’atto di indirizzo - appena approvato dalla giunta - che ha fissato le linee guida per il prossimo bando di gestione della villa. Dal Comune confermano di aver ricevuto questa manifestazione di interesse e specificano che sarà necessario un ulteriore passaggio in giunta prima della pubblicazione, prevista entro fine anno.

L’ipotesi è di affidare il compendio a un canone annuale di 135mila euro con la possibilità di utilizzarlo per attività accessorie alla funzione alberghiera, oltre che per la già nota funzione di ristorante, con la condizione che gli interventi eventualmente necessari per adeguare gli spazi siano rispettosi del contesto e dei vincoli che tutelano sia l’immobile sia il delicato paesaggio circostante.

«A fare da capofila per l’eventuale partecipazione al bando sarà il Cia, consorzio “Como imprenditori alberghieri” - spiega Roberto Cassani, presidente di Federalberghi e titolare del Metropole Suisse in piazza Cavour - Rappresenta 16 alberghi che sono collegati al centro congressi di Villa Erba e sono dotati di sale congressi interne di piccole o medie dimensioni. L’iniziativa imprenditoriale prevede di usare Villa Geno come struttura condivisa per attività complementari alla nostra, quindi non ricettive, non ci saranno camere». Tra gli alberghi interessati che fanno parte del consorzio ci sono tra l’altro Villa d’Este, Terminus, Villa Flori, Grand Hotel di Como, Barchetta e Metropole.

Nella loro proposta una parte di Villa Geno resterebbe dedicata alla ristorazione di qualità mentre rispetto al passato sarebbe escluso l’utilizzo degli spazi per matrimoni e cerimonie con banchetti. Si aggiungerebbero invece attività più in linea con le esigenze della tipologia di clienti ospitati negli alberghi proponenti. Si parla quindi di convegni e attività legate ai convegni, incontri di team building e legati all’enogastronomia. E poi, appunto, c’è un forte interesse a realizzare un centro benessere.

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