Ztl a Como
vince il Comune

Il Tar respinge la richiesta di sospensiva presentata dai commercianti e dal comitato “Como di tutti”

Per i giudici «non c’è danno grave e irreparabile». Ma la guerra non si ferma: «Pronti a un nuovo ricorso»

Como

Doccia fredda sui detrattori della nuova zona a traffico limitato, fieramente osteggiata soprattutto dai commercianti.

Il tribunale amministrativo regionale ha respinto ieri la richiesta di sospensiva delle delibere con cui il sindaco e la Giunta comunale avevano predisposto la chiusura di piazza Roma e di piazza Volta.

Ecco cosa scrivono i giudici del collegio (Adriano Leo, Antonio De Vita e Diego Spampinato), ritenendo insussistenti i criteri di urgenza che generalmente motivano provvedimenti di questo tipo: «Ritenuto che, dovendosi riservare ad un esame più approfondito la valutazione in ordine alla fondatezza del ricorso, allo stato non appare sussistere un danno grave e irreparabile in capo alle parti ricorrenti, atteso che la tipologia degli atti impugnati - con cui è stata decisa l’estensione della zona a traffico limitato a tutto il centro storico del Comune di Como - non determina con certezza gli asseriti pregiudizi, che peraltro avrebbero carattere non omogeneo, in ragione delle differenti posizioni delle predette parti ricorrenti, per cui deve essere respinta l’istanza di sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti impugnati con il ricorso».

Le reazioni del Comitato

Apriti cielo. Al comitato “Como di tutti” - anima della protesta - e alla sua portavoce Ornella Gambarotto in particolare , non è piaciuto il passaggio relativo alla insussitenza di un «danno grave e irreparabile»: «In altre parole - ha detto la Gambarotto - dicono che non c’è urgenza. Ma per me, per noi tutti, il lavoro rimane la prima delle urgenze, a maggior ragione se poi, nelle settimane che verranno, dovesse registrarsi un calo di incassi analogo a quello che abbiamo già registrato».

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