Camera di commercio, sul nome di Ezio Vergani è accordo Como-Lecco

La svolta I vertici di Confindustria dei due territori ieri si sono incontrati: c’è l’ok al nuovo presidente. Comasco il vice,sarà indicato da Confcommercio

Accordo raggiunto per il nuovo presidente della Camera di commercio di Como e Lecco.

In una riunione tenutasi ieri a Lariofiere sarebbe stata trovata la “quadra” definitiva per un accordo destinato a portare il lecchese Ezio Vergani, past president di Confindustria Lecco, ai vertici dell’ente camerale. L’accordo si sarebbe chiuso riconoscendo a Como la vicepresidenza, che andrà probabilmente a un rappresentante di Confcommercio, ancora da individuare.

Il nome di Vergani, già presidente di Confindustria Lecco dal 1995 al 1998, oggi a capo della Asco Pompe di Rozzano, fra i fondatori di Intercultura, aveva già avuto il benestare ufficiale di Confindustria Lecco e Sondrio, riuscendo a far sintesi fra le associazioni di categoria del territorio lecchese, unite nel chiedere un’alternanza ai vertici camerali dopo la presidenza dell’artigiano lariano Marco Galimberti.

La novità è il via libera arrivato da Como, in particolare Confindustria Como avrebbe tenuto il pallino andando a sancire - ieri - l’accordo con l’omologa associazione di Lecco e Sondrio. Tagliati fuori, in un certo senso, i “piccoli”, tanto che ancora ieri sera gli artigiani - a taccuini chiusi - smentivano di aver raggiunto intese o di aver dato il via libera a Vergani.

Dopo i rumors delle scorse settimane, era stato il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Plinio Agostoni a riconoscere l’investitura alla presidenza, esprimendo apprezzamento per una «persona e imprenditore di grande valore che ha alle spalle significative esperienze in ambito associativo, non solo a livello locale e non esclusivamente nel perimetro imprenditoriale».

Ragioni che avevano spinto l’associazione a indicare «il suo nome come possibile, prossimo presidente della Camera di commercio Como-Lecco, nella convinzione che le sue caratteristiche ne facciano il giusto candidato ad assumere questo ruolo e rappresentare pienamente entrambi i territori».

Si va quindi verso la definizione di una partita che ha visto le associazioni lecchesi cercare prima un’unità di intenti territoriale, per reclamare una logica dell’alternanza fra i due rami del lago, e poi compattarsi sul nome di Vergani. Mentre il territorio di Como è parso tutt’altro che granitico, con una parte favorevole a un bis di Marco Galimberti o al nome di Fabio Dadati, e un’altra - di peso, visto che parliamo di Confindustria - pronta invece a convergere sul nome del lecchese Vergani.

Resta da definire il nome del nuovo vicepresidente, che potrebbe essere espressione, come detto, di Confcommercio Como.

© RIPRODUZIONE RISERVATA