«Casa, c’è la ripresa
Ma opere pubbliche
ancora bloccate»

Domani l’assemblea dei costruttori. Il presidente Guffanti analizza i due volti del settore: «Tutto fermo per codice appalti e patto di stabilità»

L’appuntamento annuale con l’assemblea generale di Ance Como è fissato per domani. Alle 18, nella sede di via Briantea, sarà l’occasione per parlare delle prospettive e dei mercati per il territorio.

Il dibattito, moderato dal direttore de La Provincia Diego Minonzio, vedrà la presenza del presidente nazionale dell’associazione Claudio De Albertis, la deputata e relatrice della legge sul consumo di suolo Chiara Braga, il sottosegretario della Regione Alessandro Fermi, il presidente di Scenari Immobiliari Mario Breglia e il presidente provinciale di Ance Luca Guffanti.

Dopo anni difficili, il mercato della casa a Como torna a muoversi con confortanti segnali di ripresa. E grazie alla riduzione della pressione fiscale sugli immobili e alla maggiore disponibilità delle banche a concedere finanziamenti, acquistare diventa più conveniente.

Notizie positive, quindi, per il settore edile lariano che, prendendo i dati del 2015, conta 1343 imprese iscritte alla Cassa edile di Como, con 6608 lavoratori e oltre 6milioni e 500mila ore lavorate.

«La crisi – sottolinea il presidente di Ance Como – è stata di una portata non certo trascurabile. Se analizziamo bene i dati nel dettaglio, ci accorgiamo che la ristrutturazione e la riqualificazione occupano una fetta molto importante del settore, pesano infatti per il 70%. Grazie a incentivi e nuovi obblighi, non hanno di fatto mai smesso di crescere. Invece, discorso diverso per quanto riguarda i lavori pubblici. Qui, invece, la situazione è di stallo. I fattori che concorrono sono diversi: oltre al patto di stabilità, il nuovo codice degli appalti ha creato una situazione di attesa, tutti sono al momento fermi e al vaglio delle discipline interpretative».

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