Licenziamenti, blocco prorogato
Sollievo per il distretto comasco

Governo orientato a mantenere lo stop sui settori tessile e calzaturiero Brenna (Confindustria): «Lo chiedevano anche le aziende»

L’attesa proroga per il blocco dei licenziamenti ci sarà, ma solo per il tessile, moda e piccole imprese. Tutto rimandato al 31 ottobre, con cauta soddisfazione.

Distingue per dimensione Gianluca Brenna, presidente del gruppo filiera tessile di Confindustria Como, e mette in luce la situazione difficilissima e delicata delle piccole aziende: «solo ora il mercato della moda dà un segnale di ripresa, ma se fossimo rimasti ai livelli di inizio anno il fatturato di molte aziende sarebbe sceso in modo significativo, con la conseguenza che si sarebbero trovate a dover ridurre il personale. Ma le piccole aziende non possono rinunciare facilmente a professionalità che coprono diverse posizioni. Il rischio, se non ci fosse stata la proroga della cassa Covid, sarebbe stata una particolare sofferenza da parte loro».

Spostare nel tempo lo sblocco dei licenziamenti e prorogare il sostegno della Cig per le piccole imprese va quindi nella direzione giusta, già chiesta da Sistema Moda Italia.

«Diverso il caso delle aziende più grandi dove sono già in corso riposizionamenti con professionalità diverse – continua Gianluca Brenna – in questi casi, molto probabilmente, quelle aziende dovranno ancora attendere prima di portare a termine il processo di ristrutturazione e magari assumere nuovi profili che il mercato richiede».

Si è guadagnato del tempo utile per la riqualificazione e per interpretare la ripresa, Sistema Moda Italia ha portato le richieste del settore moda all’attenzione del Governo e il tema del personale era inserito in una serie di richieste più ampie, anche economiche, che sono ancora in attesa di risposta.

«Da più parti è stata chiesta una particolare attenzione per il settore tessile – spiega Carlotta Schirripa, di Femca Cisl dei Laghi – è stata fatta pressione dalle parti sociali insieme a Confindustria e c’è stata la presa di coscienza di un bisogno specifico del settore. Siamo fiduciosi che si possa lavorare insieme in modo altrettanto efficace per il contratto del tessile in attesa di rinnovo. Sarebbe un bel segnale di ripresa».

Soddisfazione quindi per la proroga del blocco per il comparto tessile, ma con riserva. «Non era quello che avevamo chiesto come sindacati confederali – commenta Sandro Estelli della Filctem Cgil di Como – che sono impegnati per ottenere la Cassa integrazione per tutti, senza costi per le aziende». Dello stesso orientamento Salvatore Monteduro Uil Lario: «la notizia è positiva per il tessile, ma la situazione di crisi non è ancora superata. Serve che i centri per l’impiego siano attrezzati per prendersi carico delle necessità di riqualificazione delle persone. A Como ai centri per l’impiego devono essere assunti 80 funzionari, ma il concorso è ancora in itinere. Prima di ottobre difficilmente saranno operativi. Mentre in provincia di Como ci sono già 8mila persone iscritte alle liste di disoccupazione».

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