Riforma del catasto
Costruttori preoccupati

La riforma del catasto preoccupa i costruttori. Luca Guffanti, Ance: «La situazione è confusa»

La riforma del catasto? Un bene, a patto che non si risolva in un ennesimo inasprimento della tassazione sulla prima casa. C’è un aspetto positivo – la revisione delle rendite catastali – e un sinistro timore – un ulteriore appesantimento delle imposte sugli immobili – nei pensieri del presidente di Ance Como, Luca Guffanti.

Da mesi, del resto, l’associazione che raccoglie i principali costruttori edili del Lario ha lanciato un progetto che, d’intesa con le altre associazioni di categoria del territorio provinciale, vigilerà sull’opera di revisione catastale, affiancando i funzionari al fine di prevenirne eventuali scivoloni. .

«La riforma del catasto – commenta Guffanti – è un’opportunità importante per garantire una maggior equità nelle rendite immobiliari. Si tratta di un passaggio necessario perché, differentemente, continueremo ad avere situazioni assolutamente sbilanciate, che certo non consentono di fare un’analisi chiara del panorama edilizio nazionale, con tutte le conseguenze del caso».

«La situazione attuale è oggettivamente confusa. Capita, infatti, che immobili modesti, ancorché nuovi o quasi, abbiano rendite di gran lunga superiori a dimore antiche e prestigiose. Si tratta di evidenti discrepanze, che mi auguro possano essere sanate nell’ambito della revisione catastale che si profila all’orizzonte. Un riassetto delle rendite non solo è doveroso, ma anche ben accetto. Questo, a patto che non finisca per diventare un ulteriore esborso per i cittadini».

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