Sos da nautica e turismo
«Insieme per l’economia»

Dalla visita dei giornalisti specializzati dall’Europa l’analisi: «Questo lago non è adeguatamente sfruttato». La Camera di commercio: «Rimbocchiamoci le maniche»

La nautica e il turismo viaggino insieme: ma non solo. Questo lago meraviglioso va sfruttato di più.

Con questa analisi che suona anche come un appello, si è concluso l’educational tour dei giornalisti europei organizzato dalla Camera di commercio. Dopo una giornata in città e una sul lago, tra i cantieri nautici, ieri il congedo è avvenuto all’Esposizione universale, nel Como Business Center.

A dare il benvenuto Andrea Camesasca, che nella giunta camerale ha la delega del turismo. Ha quindi ricordato il dato degli arrivi lo scorso anno - sfiorato il milione - e quindi un momento buono, confermato da questi mesi (nel video il suo “welcome” in inglese).

Dati ben diversi purtroppo per la nautica, ribaditi da Caterina Lorenzon dell’ente camerale: il censimento confrontando il 2009 e il 2012 ha visto passare gli addetti da mille (e già erano diminuiti) a circa 400, i cantieri da 38 a sei. Quasi tutti visitati giovedì dal gruppo, ha ricordato Enzo Fantinato di Cna. Che ha evidenziato da un lato la bellezza, dall’altra la debolezza: «Manca uno scatto d’orgoglio». Che si traduce anche nella difficoltà a fare rete.

Eppure la voglia di fare e di seguire sempre di più la scia ecosostenibile si respira tra i cantieri. Manualità, orgoglio e trovare il collegamento con il turismo (gli stranieri si sono stupiti di come il trasporto sia pubblico e nel segno del monopolio) sono alcuni fili conduttori.

Più barche elettriche, possibilità di usare il lago come trasporto dai prodotti agricoli alle persone: c’è stata persino la proposta di fare isole artificiali. Ma quando i giornalisti di Grecia, Polonia, Svizzera e Olanda hanno messo a fuoco fino in fondo il potere della burocrazia, quasi non ci credevano. Vicissitudini dei cantieri e non solo parlano chiaro: la strada è in salita.

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